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Gli esiti della missione ANCE a Lussemburgo, Roma e Bruxelles

Fare lobby 2017 numero 9

Si è tenuta nei giorni 20, 21 e 22 settembre con...

Gli esiti della missione ANCE a Lussemburgo, Roma e Bruxelles

Si è tenuta nei giorni 20, 21 e 22 settembre con tappa a Lussemburgo, Bruxelles e Londra, la missione organizzata dall’Ance in collaborazione con l’Ice-Agenzia, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dello Sviluppo Economico, e il supporto della Commissione Europea, della BEI, della BERS e della CEB, nell’ambito delle attività del Gruppo PM Internazionale ed alla quale ha partecipato una delegazione di 30 rappresentanti di circa 20 imprese di costruzione. Le tre giornate di lavoro molto intense e proficue hanno permesso ai partecipanti di avere un quadro delle risorse che saranno destinate nei prossimi anni dalla Commissione europea e dalle principali Istituzioni finanziarie europee (BEI, BERS, CEB) agli investimenti infrastrutturali (trasporti, energia e ambiente, sociale, costruzioni turistiche) nell’Europa dell’est, nei Balcani e nell’area del Mediterraneo e di comprendere le modalità per poter beneficiare dei finanziamenti e riuscire a partecipare ai progetti finanziati da tali organismi.

Nell’incontro avuto presso la sede della Banca Europea degli Investimenti – BEI, a Lussemburgo, dove la delegazione è stata ricevuta dal vicepresidente Dario Scannapieco, è stato ricordato come l’Italia sia il Paese europeo che abbia maggiormente attinto alle risorse del Piano Juncker, con 82 operazioni finanziate per oltre 5 miliardi di euro. Lanciato nel 2015, il Piano prevede il rilancio della crescita economica mobilitando investimenti per 315 miliardi di euro dal 2015 al 2018 nei Paesi dell’Unione Europea. Uno dei tre pilastri del Piano Juncker è il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), istituito nel 2015 e gestito dalla BEI, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica a lungo termine e la competitività nell’Unione europea. La Commissione europea ha presentato nel dicembre 2016 una proposta legislativa per prorogare l’iniziale periodo di tre anni di attività del Fondo (2015-2018) fino al 2020 ed estendere l’obiettivo di 315 miliardi euro ad almeno 500 miliardi di euro di investimenti. A settembre 2016 è stata inoltre avanzata la proposta di istituire un nuovo Piano europeo per gli investimenti esterni (PIE) per favorire gli investimenti in Africa e nel vicinato dell’UE, per combattere i fattori all’origine delle migrazioni e rafforzare i partenariati dell’Unione, in particolare con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, con una garanzia di 750 milioni assicurata dal bilancio Ue attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo Sostenibile, a cui si aggiungono i contributi degli Sta- ti membri, delle istituzioni finanziarie e delle aziende private, per una dote iniziale complessiva di oltre 3,3 miliardi di euro. Grazie a un effetto leva la Commissione conta di attivare investimenti per 44 miliardi di euro entro il 2020.

Nella seconda giornata tenutasi a Bruxelles, la delegazione ha incontrato i rappresentanti di numerose Direzioni Generali della Commissione Europea, che hanno presentato un ampio panorama delle risorse europee disponibili in alcuni settori d’interesse e per alcuni Paesi target. Con riferimento all’area dei Balcani, di forte interesse per le imprese di costruzione, si è fatto cenno al Quadro per gli Investimenti nei Balcani Occidentali (WBIF) che sostiene lo sviluppo socio-economico e l’adesione all’UE dei Balcani occidentali, attraverso l’erogazione di finanziamenti e assistenza tecnica per gli investimenti strategici, in particolare nei settori delle infrastrutture, compresi i trasporti (ferrovie, autostrade ma anche trasporto fluviale e via mare, terminali intermodali), l’energia, l’ambiente (gestione più efficiente delle risorse idriche, sistema fognario, rifiuti solidi e pericolosi, controllo delle emissioni) e il sociale (istruzione, giustizia, sanità, case popolari, edifici pubblici). La Commissione europea ha affermato di voler investire circa un miliardo di euro nella regione dei Balcani Occidentali nei prossimi anni, con l’annuncio di un pacchetto di 7 progetti di connettività nei settori dei trasporti e dell’energia per 197 milioni di euro, che attiveranno investimenti per oltre mezzo miliardo di euro. https://ec.europa.eu/transport/sites/transport/files/ 2017-factsheet-transportfinancialsupport-wb.pdf Tra gli altri, si è fatto cenno alla Politica di Sviluppo dell’Unione Europea, gestita dalla DG DEVCO della Commissione europea, il cui compito principale consiste nel mettere in atto gli strumenti di aiuto esterno della Commissione, finanziati a carico del bilancio dell’UE o del Fondo europeo di sviluppo (FES). La cooperazione esterna dell’Unione Europea è diretta ai Paesi in via di sviluppo, ai Paesi in transizione ed ai Paesi industrializzati. Nel 2016 l’UE e i suoi Stati membri hanno consolidato la propria posizione di primo donatore mondiale di aiuti, con 75,5 miliardi di euro, l’11% in più del 2015.

L’incontro tenutosi presso la sede della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo - BERS a Londra è stato aperto da Raffaella Di Maro, direttore esecutivo per l’Italia. La BERS è un’istituzione finanziaria internazionale che lavora in stretta collaborazione con le istituzioni finan- ziarie internazionali e nazionali e promuove la transizione all’economia di mercato in 36 Paesi, dall’Europa centrale all’Asia centrale. Nel 2016 la BERS ha investito oltre 9,4 miliardi di euro in ben 378 progetti, dei quali 2,2 miliardi di euro nel settore energetico e 1,7 miliardi di euro nel settore delle infrastrutture. La Banca opera principalmente verso il settore privato (70% delle operazioni), caratteristica che la rende unica nel panorama delle Banche Multilaterali di Sviluppo. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati nel dettaglio alcuni settori focus nei quali la Banca opera principalmente. La Banca promuove anche progetti di trasporto che favoriscono l’uso di energia efficiente. Gli investimenti nel settore dei trasporti sono diretti a favorire il miglioramento stradale, ferroviario, marittimo, aeronautico e delle reti intermodali. A gennaio 2017, la Banca ha investito circa 15 miliardi di euro, in ben 290 progetti del valore complessivo di 56,4 miliardi di euro. I progetti hanno riguardato in prevalenza il settore stradale (49%), seguito da ferrovie (32%), porti ed opere marittime (9%). Nel settore delle infrastrutture municipali ed ambientali la BERS ha impegnato al giugno 2017 7 miliardi di euro per 413 progetti. Questi investimenti riguardano principalmente i servizi idrici e sanitari, la gestione dei rifiuti e teleriscaldamento. Nel 2016 la BERS ha anche lanciato una programma per le città verdi, per aiutare le municipalità ad affrontare le priorità ambientali in modo sistematico. Il primo progetto firmato ha riguardato un prestito di 10 milioni di euro alla Municipalità di Chisinau, per il miglioramenti dell’efficienza negli edifici pubblici. Un’area di forte crescita per gli investimenti della Banca negli ultimi anni è stato il settore ospedaliero. Nel 2016, la BERS ha fornito 194 milioni di euro di finanziamenti per tre progetti nel settore ospedaliero in Turchia che seguono il modello di partenariato pubblico- privato. Nel settore energetico, la Banca attraverso il finanziamento di progetti innovativi, ha confermato la sua posizione di leader. Al giugno 2017 la Banca ha investito oltre 11 miliardi di euro in 255 progetti. Nella tappa di Londra, è stato organizzato un Workshop incentrato sul mercato britannico delle costruzioni nell’ambito del quale sono intervenuti alcuni contractors locali ed architetti italiani che hanno illustrato l’andamento del mercato locale delle costruzioni, con particolare riferimento alle ristrutturazioni ed al recupero di immobili preesistenti. Tale incontro ha permesso alle nostre imprese di avere un quadro sullo stato attuale dell’industria delle costruzioni nel Regno Unito, che si mantiene florida anche se meno brillante delle aspettative e con alcuni elementi di criticità rispetto all’andamento complessivo dell’economia.  

 

Alessandra Ciulla, Ufficio Lavori all'Estero e Relazioni Internazionali ANCE

dicembre 2017


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Autore: Alessandra Ciulla

TAGS: costruzioni, edilizia, estero, mercati esteri

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