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Daniele Russolillo, l'uomo smart

Ripartire dal Fidec 2018 numero 14

Nuova frontiera del real estate: la smart city

Daniele Russolillo, l'uomo smart

“Il percorso verso la smart city è imprescindibile per il real estate. La smart city è adesso”. Lo afferma Daniele Russolillo, deputy ceo di Planet Idea, esperto di regolazione economica dei servizi pubblici locali. Il contesto dell’innovazione in ambito urbano, più noto come smart city concept, rappresenta un percorso strategico e non rinviabile. Talmente attuale che una veloce ricerca su Google alla voce smart city permette di ottenere 25 milioni di risultati. A conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, di un’attenzione e di una sensibilità crescente sul tema.

Esiste uno standard condiviso al quale fare riferimento per il concetto di smart city?

Molti progetti sono stati definiti intelligenti, sia in greenfield sia in brownfield. E negli ultimi dieci anni sono stati costruiti diversi sistemi di valutazione a livello internazionale per misurare il grado di “smartness” raggiunto da città e quartieri. Tuttavia non è ancora disponibile uno standard sufficientemente diffuso e condiviso sul quale poter costruire una definizione operativa di smart city. Si possono però certamente individuare degli ambiti di intervento comuni o ricorrenti per orientarsi tra le migliaia di soluzioni che popolano il mercato dei beni e servizi per le città intelligenti. Nella prospettiva di scegliere idee, best practice e prodotti più impattanti. Sia dal punto di vista dei benefici sociali sia da quello dell’ottimizzazione dell’uso delle risorse, ambientali ed economiche.

Uno scenario, dunque, ancora complesso all’interno del quale Planet Idea si sta già muovendo con nuovi strumenti…

Sì, Planet Idea ha elaborato con Arup Italia un nuovo strumento di valutazione a supporto degli attori del real estate: la Social Smart City Matrix. L’obiettivo è guidare gli attori nel bilanciamento delle scelte, evitando la “tecnocratizzazione” dei progetti e integrando, con grande determinazione, la componente sociale. Lo storytelling degli ultimi vent’anni sulle smart cities è stato infatti eccessivamente tecno-centrico. Recentemente, tuttavia, si sta recuperando da parte di tutti una narrazione più utile e centrata sulle persone e sui loro bisogni nell’ambito urbano. Il percorso verso la smart city è imprescindibile per il real estate, soprattutto declinando il concept su una scala più efficace, quella del quartiere.

Quali sono i trend che oggi possiamo considerare più fortemente innovativi nel mercato del real estate?

Negli ultimi decenni la velocità con cui le innovazioni sono entrate nella vita delle persone ha radicalmente cambiato le nostre abitudini e ha rivoluzionato alcuni settori come le telecomunicazioni, l’automotive e l’aviazione. L’edilizia non ha ancora beneficiato di grandi trasformazioni e le abitazioni di oggi non sono molto diverse da quelle del secolo scorso. Tuttavia alcune innovazioni tecnologiche stanno entrando nel mercato del real estate e si stanno affermando tre trend globali.

Ce li può anticipare?

Innanzitutto, il trend che già domina da tempo altri settori: i servizi sono più importanti degli spazi. I desideri delle persone che scelgono un luogo dove abitare sono sempre meno focalizzati sugli spazi e molto di più sui servizi. I luoghi si stanno trasformando e diventano comunità. Le piattaforme digitali stanno facilitando la diffusione di modelli innovativi di “sharing and collaborative economy”. Il secondo trend lo potremmo fotografare nel concetto di ottimizzazione dei processi di costruzione. L’introduzione di soluzioni innovative nella gestione dei cantieri e dei processi costruttivi offre grandissime opportunità di riduzione dei costi con performance fino a poco tempo fa impensabili. Tutto questo va a grande beneficio dei tempi di ritorno degli investimenti e della gestione finanziaria dell’intera operazione immobiliare.

E il terzo trend?

Riguarda la tecnologia. Le tecnologie digitali stanno trasformando radicalmente il modo in cui approcciamo e abitiamo gli edifici. Le soluzioni tecnologiche integrate negli edifici di nuova costruzione, arricchite da sensoristica IoT e da piattaforme di analisi che sfruttano i più recenti sviluppi dell’AI - consentono di aumentare la sostenibilità ambientale di ogni progetto, di controllare la propria casa da remoto e accedere facilmente a nuovi servizi e strumenti a valore aggiunto. Tutto questo sta già permettendo di ridurre i costi per le famiglie e per chi gestisce la manutenzione, portando le nuove abitazioni e i nuovi quartieri nella direzione di veri ecosistemi urbani intelligenti.

Quali saranno gli attori di un futuro che è già adesso?

Le aziende che sapranno cogliere questi trend. E sapranno trasferire nel real estate quello che oggi sembra straordinario. Loro saranno protagoniste nel mercato con prodotti disruptive che renderanno obsoleti i progetti immobiliari tradizionali.  

 

Novembre 2018


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Autore: Maria Chiara Voci

TAGS: ANCE, Assimpredil Ance, casa, costruzioni, edilizia, Fidec, Mercato immobiliare, smart city

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