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C’è Milano da fare

Speciale 30 anni 2016 numero 1

Mercoledì 9 marzo è stato presentato all’Urban Center di Milano il manifesto...

C’è Milano da fare

Mercoledì 9 marzo è stato presentato all’Urban Center di Milano il manifesto C’è Milano da fare, promosso da: Assimpredil Ance insieme ad Assolombarda, Confindustria Milano Monza e Brianza, Assoimmobiliare Delegazione Milano, CDO Milano - Forum Edilizia, Federabitazione - Confcooperative Lombardia, Legacoop Lombardia Dipartimento Housing, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano, In/Arch Lombardia e FIMAA Milano, Monza & Brianza.

La filiera della trasformazione e rigenerazione urbana ha deciso di elaborare alcune idee utili al dibattito circa il futuro della nostra città.

I promotori del manifesto C’è Milano da fare hanno voluto fornire un contributo d’idee al Sindaco e agli amministratori della città di Milano per avviare un dialogo che favorisca la condivisione delle strategie e delle azioni da intraprendere con spirito di sinergia.

La piattaforma è basata su quattro punti, che il Presidente di Assimpredil Ance - Milano, Lodi, Monza e Brianza,  Marco Dettori, ha illustrato in apertura della conferenza stampa: 1. Condividere un percorso che sperimenti l’adeguamento con il mondo che cambia delle modalità di confronto e di collaborazione tra il pubblico e il privato: nelle scelte strategiche, nella definizione dei percorsi operativi, nel controllo sull’attuazione delle misure proposte. Perché più sono espliciti e riconoscibili i legittimi interessi, più si realizzano nella concretezza la trasparenza e la possibilità di sintetizzare le posizioni. 2. Costruire un piano strategico di lungo periodo, che travalichi le barriere istituzionali e fisiche, per proporre una visione condivisa della città di Milano, nel contesto metropolitano, che dia un orientamento agli operatori e agli investitori interessati a quest’area, che sia credibile e praticabile. 3. Attuare un progetto operativo, capillare ed efficiente di digitalizzazione e di rinnovo della PA, per rimuovere i vincoli e le pesanti zavorre che oggi imbrigliano il rapporto tra i cittadini, le imprese, i professionisti e l’apparato burocratico e amministrativo. 4. Assumere come valore cardine dello sviluppo la rigenerazione urbana, con la consapevolezza e la coerenza delle conseguenti e imprescindibili azioni necessarie a rendere sostenibili gli interventi di bonifica ambientale, di recupero del patrimonio costruito e di quello dismesso e abbandonato.

La piattaforma è articolata in dieci argomenti che toccano tutti i punti critici per formulare le proposte da cui partire per il confronto. Tra le questioni centrali: il tema della rigenerazione urbana, che è un’opportunità di crescita economica, sociale e civile, ma anche occasione per ridefinire la qualità di parti di città; il tema dei tempi, dei modi e dei risultati dell’azione della pubblica amministrazione, perché servono regole certe e controlli in fase esecutiva sul rispetto delle stesse. La piattaforma è uno strumento messo a disposizione per avviare un vero processo di innovazione nei rapporti tra operatori e pubblica amministrazione, per costruire insieme le condizioni per fare di Milano la città del fare.

 

a cura della Redazione            


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Autore: Redazione

TAGS: costruzioni, Milano

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