Città digitali 2016 numero 4

Raccontiamo le nostre sfide

Dal Presidente

Dedalo, sempre più lo strumento per raccontare le nostre sfide

Raccontiamo le nostre sfide

Cari lettori di Dedalo, caro direttore, cara redazione, l’esperimento ha funzionato: con il numero quattro la nostra rivista è arrivata alla fine del 2016 rispettando  sempre i tempi di uscita e coniugando l’attualità con la necessità di dare risposte, che sono arrivate attraverso il fare squadra che Dedalo è riuscito a mettere in campo. La cover story dedicata al tema della digitalizzazione ne è una prova concreta. La rivista è riuscita a tradurre l’idea dell’Associazione di raccontare che il  mondo è cambiato alla velocità della luce e che le tecnologie e la ricerca offrono praterie per rendere sempre più agili le operatività.

Gli articoli, le schede e le interviste su questo tema hanno ben coperto l’argomento digitalizzazione.

Direi dunque che il bilancio del primo anno del nuovo Dedalo sia positivo, e ciò ci incoraggia a guardare avanti e a pensare a nuove iniziative. Già da questo  numero abbiamo incrementato gli spazi aggiungendo le rubriche dedicate alle province. Qui Lodi, Qui Monza, Qui Città Metropolitana parlano del territorio, di che  cosa riesce a fare il settore delle costruzioni, di che cosa ha fatto e di che cosa serva per rendere servizi al mercato e alla cittadinanza sempre più qualificati.

Lodi, Monza e Città Metropolitana hanno fornito a Dedalo un lavoro egregio, ben fatto e, a quanto mi dice il direttore, ma lo vedo bene anche io, rispettoso dei termini “giornalistici” richiesti. Proprio ciò che occorre per far capire che il nostro tanto vituperato settore è sempre più consapevole delle responsabilità che detiene nei confronti della collettività. Dedalo ci dice che costruire è un verbo con forti connotazioni di partecipazione alla vita sociale e umana.

Fra un mese inizierà il 2017. Sarà un anno cruciale che ci vedrà impegnati, come costruttori e come Associazione, a curare la terribile e profonda ferita provocata dai terremoti che stanno facendo crollare interi centri abitati; ma anche per porre rapidamente le basi legislative, scientifiche, ingegneristiche e imprenditoriali affinché i cittadini possano abitare in spazi singoli e collettivi sempre più sicuri.

Ci stiamo pensando proprio partendo da Dedalo che sarà il primo strumento di comunicazione a nostra disposizione per parlare di come ripartire dal terremoto.

Con gli imprenditori, con la struttura associativa, con il direttore e il comitato di direzione di Dedalo, siamo impegnati in un approfondito brain storming di idee  da trasformare in articoli per la nostra rivista. Dovremo affrontare alcuni nodi cruciali per il nostro settore, quali la competitività territoriale, il paradossale stato del Codice degli Appalti, la necessità di una normativa di accesso al nostro mestiere, la competitività del contratto degli edili e la struttura delle imprese, il tema fiscale. Tanto, tanto da fare, da risolvere, da programmare.

Insieme cercheremo di sviscerare ogni più recondito aspetto delle conseguenze delle scelte, degli aspetti amministrativi e legislativi, delle implicazioni finanziarie, delle potenzialità fornite dalla innovazione e, soprattutto, di quale ruolo debbano avere le imprese affinché si torni con decisione a creare mercato. In fin dei conti viviamo nella nazione più bella del mondo. Facciamo in modo che il 2017 sia l’anno delle belle  sorprese.

Auguri a Dedalo e a tutti i suoi lettori.

Marco Dettori, Presidente, Assimpredil Ance


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Autore: Marco Dettori

TAGS: Assimpredil Ance, Confidustria Digitale, costruzioni, difitalizzazione, digitale, edilizia, smart city

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