Nuovi processi 2016 numero 43

Come muoversi nell’evoluzione digitale

Dal Presidente

Il tema del Building Information Modeling è sicuramente di primaria importanza per donare nuove capacità competitive.....

Come muoversi nell’evoluzione digitale

Il tema del Building Information Modeling, a cui il presente numero si dedica, è sicuramente di primaria importanza per donare nuove capacità competitive al settore delle costruzioni e conferire spiragli di rilancio ad un’economia ormai da troppo tempo in grave difficolta.

È però opportuno affrontare la questione digitale da un’ottica più ampia che vada oltre il solo settore delle costruzioni per meglio capire cosa rappresenta in realtà la digitalizzazione oggi e perché è un fenomeno così importante. Il digitale sta cambiando progressivamente il nostro modo di vivere e la sua azione è spesso così radicata e diffusa che si perde facilmente di vista la velocità con cui si sono diffusi strumenti e pratiche innovative ed i cambiamenti estremi che stanno producendo.

Si pensi semplicemente ad alcuni fatti che ci coinvolgono da vicino nella vitta di tutti i giorni. Nel 1996 viene presentato il primo telefono cellulare in grado di connettersi alla rete internet mobile, a distanza di vent’anni, secondo recenti stime, il numero di dispositivi mobili connessi alla rete supera quello della popolazione mondiale.
Nel 2002 viene introdotto sul mercato il software Skype, prima di tale data l’idea di organizzare una riunione in poche ora tra persone in diversi continenti del mondo era impensabile, oggi questa possibilità è data quasi per scontata. Nel 2007 è stato presentato il primo Smartphone “moderno”, a distanza di nove anni la diffusione di questi strumenti è così capillare da rendere spontaneo l’utilizzo delle possibilità di comunicazione e interazione offerte. Le date sopra riportate rappresentano fatti relativamente recenti, eppure questi strumenti sono oggi di uso comune ed ogni giorno vengono impiegati in modo così naturale da non dare alcun peso allo straordinario impatto che hanno avuto sul nostro modo di lavorare e soprattutto sulle aree di mercato ad essi collegate.

Riallacciandoci al tema del BIM, che nel settore delle costruzioni rappresenta il perno centrale per l’innovazione digitale, si può ora leggere la sua evoluzione sotto un luce differente. Il termine BIM è utilizzato per identificare una serie di tecnologie in grado di correlare opportunamente dati e informazioni geometriche e non geometriche tenendo presente che per loro natura queste non possono però essere calate all’interno di una struttura aziendale senza un’opportuna integrazione con essa.

In questo contesto, il BIM nella sua visione più ampia potrebbe essere affrontato come un metodo di organizzazione del processo, che applicato a tutti (o quasi) i sistemi informatici ed alle risorse aziendali, genera un netto incremento nelle prestazioni del sistema impresa (e più in generale nel sistema di filiera). Attualmente la richiesta di approfondimento e specializzazione nel campo digitale da parte di figure professionali e imprese è in continua ascesa e potrà essere gestita solamente con un profondo cambiamento dello spirito imprenditoriale delle costruzioni, affrontando con il giusto spirito le presenti e le future sfide ed evoluzioni presentate dall’innovazione sul fronte produttivo e processuale. È solo accogliendo questi cambiamenti come un’opportunità ed acquisendo le necessarie competenze e tecnologie fino a farle diventare di uso comune nel lavoro di tutti i giorni che si potrà davvero giovare delle grandi possibilità offerte in termini di competitività e rilancio sul mercato nazionale e internazionale.

In questo contesto il ruolo delle imprese di costruzione è di primaria importanza. Il loro operato è centrale per la realizzazione di qualsiasi opera e convoglia la volontà e gli sforzi di committenti, investitori, professionisti e amministrazioni in un prodotto finale spesso in grado di produrre un grande impatto sul contesto circostante e sulle economie limitrofe, anche in funzione delle necessarie attività di manutenzione e gestione del bene edificio. L’impresa ha quindi una grande responsabilità anche come promotrice degli sviluppi nel campo dell’innovazione.
Se da parte delle imprese, delle committenze e delle amministrazioni non sarà riconosciuto un valore aggiunto agli interventi realizzati tramite strumenti innovativi in termini di tecnologie e processi, difficilmente la delicata struttura degli studi professionali del nostro paese sarà motivata ed in grado di supportare una profonda evoluzione.

L’evoluzione digitale nella sua più ampia concezione deve quindi essere vista e affrontata come una grande opportunità per l’intera filiera perché non diventi un nuovo onere che spinga ancora più in basso le potenzialità imprenditoriali di un settore centrale per l’economia del nostro paese.

Marco Dettori, Presidente Assimpredil Ance

Nella foto: la realizzazione di Unicredit Pavillon a Milano, opera realizzata in BIM


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Autore: Marco Dettori

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