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Un’insostituibile bilateralità

Costruttori di città 2015 numero 42

I settant’anni di Assimpredil Ance rappresentano un traguardo significativo non solo per...

Un’insostituibile bilateralità

I settant’anni di Assimpredil Ance rappresentano un traguardo significativo non solo per l’Associazione ma anche per il panorama edile milanese e, in più, offrono più di uno spunto di riflessione a tutti gli attori sociali legati a questo settore merceologico.

Le relazioni sindacali in edilizia hanno, a mio avviso, alcuni tratti di assoluta originalità rispetto a quanto avviene negli altri settori merceologici. Se da un lato non c’è alcun dubbio che l’appartenenza delle nostre categorie alle tre confederazioni nazionali (C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L) e l’adesione di Ance a Confindustria regolino il confronto tra le parti all’interno della cornice generale delle relazioni sindacali nazionali, è altresì vero che la presenza nel nostro settore della bilateralità implichi necessariamente alcune specificità che si riflettono nel rapporto tra le parti sociali categoriali.

Ciò avviene a livello nazionale ma anche, e soprattutto, in quello territoriale dove la gestione paritetica degli enti vede come protagonisti i medesimi soggetti che danno vita quotidianamente alle relazioni sindacali di categoria. Ciclicamente ritornano attacchi diffusi alla bilateralità: a volte da “fuoco amico” (chi sostiene in ambito sindacale che la cogestione possa generare confusione e indebita commistione tra le parti).

Più spesso da parte di chi ritiene che eliminando gli enti si libererebbero risorse economiche a vantaggio di imprese e lavoratori. La realtà milanese dimostra quanto queste considerazioni siano francamente povere di contenuti. Ho avuto l’opportunità, per tre anni, di ricoprire l’incarico di Vicepresidente della Cassa Edile di Milano e questo non ha mai comportato in alcun modo una limitazione dell’autonomia sindacale mia o dell’organizzazione che rappresento; prova ne è che anche nel triennio in oggetto non sono mancati i momenti di confronto serrato con la controparte datoriale. Per quanto attiene alla funzione insostituibile della bilateralità è sufficiente pensare a quanto venga concretamente realizzato, nel nostro territorio, da Cassa Edile, Esem e Cpt per potersi rendere conto di come sarebbe diverso lo scenario del nostro settore a Milano, Monza, Legnano e Lodi se questi enti non svolgessero la loro quotidiana attività; in particolare, in un settore così frammentato, la garanzia di applicazione di quanto disposto dal Contratto Collettivo Nazionale e dal Contratto Integrativo Provinciale sarebbe pura utopia. Il lavoro di cogestione degli enti bilaterali è uno degli aspetti in cui storicamente trova riscontro la positività delle relazioni che intercorrono tra Assimpredil- Ance e F.I.L.L.E.A., F.I.L.C.A. e FeN.E.A.L. di Milano: ciascuna parte fa il suo mestiere e assolve la funzione di rappresentanza verso la propria platea di riferimento ma, in qualità di amministratori degli enti, si lavora insieme per cercare di ottenere i migliori risultati di gestione. La rappresentanza è un tema che accomuna entrambe le parti e, a mio giudizio, evidenzia una difficoltà comune che nel corso degli anni sta aumentando. La frammentazione del settore è un problema per le Organizzazioni Sindacali che, aldilà del numero degli iscritti, faticano a costruire una base associativa con le stesse caratteristiche di quella dei decenni scorsi ma è un problema anche per Assimpredil-Ance che, allo stesso modo, deve interrogarsi su quanto riesca ad essere pienamente rappresentativa dell’attuale mondo datoriale edile.

La ricomposizione della filiera produttiva, l’innovazione di processo e di prodotto, le aggregazioni verticali e orizzontali possono essere una chiave di volta per determinare nuove condizioni nel settore, più stabili e più radicate nel territorio, da cui anche le parti sociali edili milanesi ne trarrebbero benefici in termini di rappresentatività. Alcuni di questi aspetti, tra l’altro, sono stati approfonditi nel “Rapporto congiunturale” realizzato dal Politecnico di Milano per conto di F.I.L.L.E.A., F.I.L.C.A. e Fe.N.E.A.L. e che è stato recentemente presentato alla Triennale di Milano con la partecipazione, tra gli altri, del Presidente di Assimpredil-Ance Ing. Claudio De Albertis.

Oltre al confronto sui temi contrattuali e al lavoro negli enti bilaterali, in questi anni Assimpredil-Ance è stata protagonista in più occasioni, insieme alle categorie sindacali edili milanesi, di accordi pattizi molto significativi. I protocolli aventi per oggetto regolarità e sicurezza siglati in Prefettura, quelli sottoscritti con Expo, con gli enti ispettivi, con il Comune di Milano, la contrattazione d’anticipo: questo sistema di relazioni sindacali rappresenta un modello virtuoso (e che andrebbe esteso il più possibile) ed è giusto riconoscere ad Assimpredil-Ance di aver svolto un ruolo proficuo in questa direzione. Resta un punto che per entrambe le parti sociali deve essere vissuto come un grande problema irrisolto e su cui concentrare gli sforzi per gli anni a venire: la legalità ed il rispetto delle regole. Nonostante gli sforzi fatti e i risultati che pur sono stati raggiunti, anche a Milano il settore merceologico edile continua ad avere seri problemi per quanto riguarda la piena esigibilità di leggi e contratti ed il rispetto delle norme vigenti.

Il tema è complicato e questi lunghissimi anni di crisi certamente non hanno reso la soluzione più vicina. Questa però è una questione seria e preoccupante, non solo perchè la legalità è un bene in sè per qualunque democrazia che affermi lo stato di diritto, ma è qualcosa che determina pesantemente le condizioni di vita quotidiana dei lavoratori (basti pensare, in primo luogo, a retribuzione e sicurezza) e la capacità delle imprese di stare sul mercato (dumping da parte delle imprese irregolari). Una possibilità ci è data a breve ed è quella del confronto sul rinnovo del contratto integrativo provinciale; se le parti sociali edili milanesi manifesteranno la volontà comune di dare concretezza a ciò che spesso viene affermato durante occasioni pubbliche come convegni e seminari, credo che insieme potranno essere compiuti passi avanti significativi nel cammino verso la legalità. Un saluto e ancora auguri ad Assimpredil-Ance per i suoi settant’anni.

Gabriele Rocchi, Segretario Generale F.I.L.L.E.A.-C.G.I.L. Milano


Nella foto: il pubblico guarda il video Costruttori di città durante la video installazione in Triennale dal 14 al 19 aprile 2015

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Autore: Gabriele Rocchi

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