Le analisi

Sinergie condivise

Senza Pericolo 2013 numero 36

Negli ultimi dieci giorni le nostre cronache hanno registrato due morti di lavoratori in cantiere caduti da impalcatura...

Sinergie condivise

Negli ultimi dieci giorni le nostre cronache hanno registrato due morti di lavoratori in cantiere caduti da impalcatura. Le morti sono occorse in due nostre aziende sane, sono morti di due lavoratori regolari, regolarmente iscritti alle casse edili. E’ vero che le morti in cantiere si sono molto ridotte negli ultimi anni ma è anche vero che è diminuito il numero di imprese e di cantieri. Si sono invece moltiplicate le ispezioni operate da enti differenti, spesso in sovrapposizione uno con l’altro, in un modello forse esasperato del controllo e attualmente poco funzionale.

I soggetti preposti dal D. Lgs. 81/08 come organi di controllo o come collaboranti alla rete informativa sulla sicurezza sono tantissimi: ASL, Ispettorato del Lavoro, guardia di finanza, carabinieri, enti bilaterali, CPT, rappresentanti sindacali. Tanti soggetti ma non in rete tra loro, e ciascuno con poche risorse. Il risultato è che le imprese che vengono controllate nonostante il moltiplicarsi dei soggetti controllori, rappresenta circa solo il 7% del totale.

L’avviso comune che le parti sociali hanno deciso di firmare il 6 giugno in Triennale a Milano per un intervento concreto ed in tempi brevi e al fine di attuare una serie di politiche industriali a miglioria dei problemi del settore costruttivo è una risposta alla crisi che lo attraversa ed un’ istanza a mettere tutti i soggetti in rete; a mettere in rete li lknow how e banche dati che ognuno possiede ed a scommettere sulla professionalità e preparazione dei propri lavoratori.

Perché questo avviso comune nasce proprio a Milano? La crisi ha un volto che va spiegato e che qui ha delle punte di criticità maggiore che in altre parti di Italia, proprio perché qui c’è la maggior concentrazione di lavoratori edili e di cantieri. La crisi può costringere i più deboli a scegliere un non rispetto delle regole utilizzando lavoratori distaccati, a optare per il massimo ribasso prima ed ai ricorsi poi, ad abbattere i costi della sicurezza, ad eliminare la formazione derivata dal sistema bilaterale. La crisi può anche rallentare le ricadute positive del sistema bilaterale impedendo la piena conoscenza di situazioni di pericolo anche da parte dei più preparati. Va fatta una valutazione ed operata una sinergia per frenarla e rilanciare il settore.

Milano in una crisi di rappresentanza è il luogo ideale dove è possibile sperimentare dal punto di vista sindacale delle novità che possono servire a livello nazionale. A Milano il ruolo delle parti è fondamentale e può creare eccellenza di relazioni nel sistema, dove ciascuno deve intervenire per quello che gli compete: il luogo perfetto per riprendere un confronto e sinergie comuni. Abbiamo instaurato diversi tavoli per proporre interventi di qualità, obbligando a pensieri coerenti primo fra tutti quello per cui non si può pensare che ad un abbassamento dei costi non seguano delle emergenze prima fra tutte la regolarità del lavoro. Questo confronto fra le parti va portato a termine per rimettere in moto delle possibilità in un contesto dove abbiamo perso circa 25000 addetti iscritti alla cassa edile: si tratta di una crisi strutturale e non ciclica.
Il pensiero dominante che deve pervadere le nostre azioni è che la cultura sui termini di sicurezza vada ampliata e diffusa sempre di più: gli incidenti sul lavoro al 90% sono perché non c’è completa conoscenza da parte del lavoratore delle situazioni di pericolo. Diffondere la conoscenza del pericolo in tutti glia ambiti che attraversiamo è un obbligo che abbiamo perseguito anche sostenendo la mostra Senza Pericolo presentata in queste pagine.

Con la firma dell’avviso poi abbiamo voluto richiamare ulteriormente l’attenzione sulle sinergie che sono necessarie tra gli enti controllori a tutela della sicurezza e della serenità del lavoro anche nel cantiere.

Franco De Alessandri - Segretario generale Fillea Cgil di Milano
Marco Introini - Foto


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Autore: Franco De Alessandri

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