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Finestre su Milano

RecuperaMI 2013 numero 35

“Milano nei cantieri dell’arte” si potrebbe descrivere così: un bel progetto culturale...

Finestre su Milano

“Milano nei cantieri dell’arte” si potrebbe descrivere così: un bel progetto culturale, destinato a valorizzare cinque secoli di bellezze architettoniche in un percorso a tappe che dal 2009 prosegue verso Expo 2015. Ma la vera forza di “Milano nei cantieri dell’arte” va molto al di là di questa spiegazione e sottintende invece una precisa direzione di sviluppo cittadino: mettere insieme le eccellenze del territorio, da quelle imprenditoriali a quelle culturali, per valorizzarne le potenzialità a 360 gradi.

Con quest’ottica la Camera di commercio di Milano –l’istituzione pubblica del territorio dedicata alle imprese- si è impegnata, insieme ad Assimpredil Ance, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e all’Arcidiocesi di Milano, in questo progetto. Per la nostra istituzione, “Milano nei cantieri dell’arte” rappresenta infatti una triplice assunzione di responsabilità.

Innanzitutto, come ente pubblico, si tratta di una responsabilità nei confronti della comunità, in virtù del ruolo che la cultura e l’arte ricoprono per la qualità della vita dei cittadini.

In secondo luogo, in questo progetto si esprime una responsabilità precisa nei confronti del territorio. Il lavoro nei cantieri del restauro porta infatti alla luce il nostro patrimonio storico e artistico e, così facendo, recupera e accresce il suo valore originario, lo restituisce alla società e al sistema economico, valorizzando il potenziale di attrattività e competitività del territorio. Grazie all’arte e alla cultura si accresce infatti la visibilità internazionale di un luogo, l’intensità dei flussi turistici, l’attrazione dei talenti in settori diversi, addirittura si incoraggiano gli investimenti dall’estero. Milano, da questo punto di vista, vive da tempo un’ambiguità insidiosa. Nel capoluogo lombardo hanno sede infatti tanti musei, università prestigiose, edifici storici importanti, qui si tengono manifestazioni culturali di grandi rilievo e c’è il primato italiano per imprese attive nel commercio delle opere d’arte. Eppure, paradossalmente, Milano è una città che spesso fatica a farsi identificare come “città d’arte”, offuscata dal suo ruolo di capitale del business e dell’economia.
Tuttavia proprio la forza nell’economia può essere un valore aggiunto nella competitività culturale e delle bellezze artistiche. Ed ecco qui la terza dimensione di responsabilità in questo progetto: una responsabilità che va nei confronti delle imprese. Milano e il suo territorio ospitano infatti una filiera del restauro qualificata, prestigiosa e decisamente “lunga”, in grado di mettere insieme tanti soggetti diversi: imprese, professionisti, artigiani, enti culturali e di ricerca, istituzioni; una filiera che merita di essere valorizzata e che ha come comune denominatore proprio “la qualità”: solo la qualità del saper fare moderno, della tecnologia, delle conoscenze avanzate permettono infatti di cogliere, di “estrarre”, di valorizzare la qualità che ci viene dalle epoche passate.

Così il passato, ovvero il nostro patrimonio artistico, il presente, cioè l’abilità e la vivacità delle nostre imprese, e il futuro, la grande occasione di Expo 2015, si uniscono in questo progetto che è davvero un “bel progetto” perché di fatto scopre e rende bella la nostra città: la rende più bella agli occhi del mondo, ma soprattutto agli occhi dei milanesi. D’altra parte, come scriveva un poeta che amava molto Milano, Giovanni Raboni, in questa città “certe sere mi piacerebbe affacciarmi a tutte le finestre di tutte le strade” per poterla vedere tutta intera nella sua bellezza. Con “Milano nei cantieri dell’arte” in fondo abbiamo restituito a Milano alcune delle “finestre”, alcune delle prospettive, più belle e significative da cui affacciarsi per capire e apprezzare questa straordinaria città e il suo valore artistico.


Carlo Sangalli - Presidente Camera di Commercio di Milano 


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Autore: Carlo Sangalli

TAGS: Architettura, Arte, Cultura

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