Tecnologia ed innovazione

Edilizia sostenibile e le opportunità per la green economy

Ambiente 2018 numero 10

Lo scorso 22 gennaio presso l’Università Bocconi si è tenuto il...

Edilizia sostenibile e le opportunità per la green economy

Lo scorso 22 gennaio presso l’Università Bocconi si è tenuto il convegno “La nuova strategia di sviluppo sostenibile dell’Italia e le opportunità per la green economy” al quale ha partecipato anche Assimpredil Ance con un proprio intervento sull’edilizia sostenibile.

Riqualificare il territorio e dare nuova vita ad aree dismesse e degradate, creando nuovi ecoquartieri, sono aspetti concreti che sono ormai una priorità nel governo delle città. Un territorio degradato presenta criticità ambientali che implicano la necessità di bonifiche dei terreni, rimozione di manufatti pre-esistenti e contenenti materiali talvolta pericolosi, ma il degrado ambientale è accompagnato spesso da un degrado di tipo sociale.

La riqualificazione del territorio è realizzabile concretamente dalle imprese di costruzione e si tratta di un esempio perfetto di green economy. Un territorio riqualificato e meglio dotato di infrastrutture e spazi verdi innesca in maniera automatica il consenso e non può che essere accolto con favore dalla comunità.

Milano in questo senso è densa di esempi: Porta Nuova, City Life, gli scali ferroviari, Santa Giulia e altri ancora. Se le imprese di costruzione possono essere le artefici di questa riqualificazione, tali interventi restano comunque un onere importante, da un punto di vista economico e temporale; pertanto la sostenibilità ambientale si deve tradurre in una speculare sostenibilità economica per le imprese che li attuano. Passando alla costruzione di edifici, le imprese edili si configurano come assemblatori di materiali e tecnologie e per questo motivo devono interfacciarsi con numerose e diversificate realtà produttive.

A livello normativo, il nuovo Codice degli Appalti e i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per gli edifici pubblici, consentono alle stazioni appaltanti di ridurre gli impatti ambientali degli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici, considerati in un’ottica di ciclo di vita e assicurando allo stesso tempo prestazioni ambientali migliori.

Le imprese edili hanno la possibilità di scegliere materiali e prodotti con le migliori prestazioni tecnico-ambientali (con marcatura CE/DOP e dichiarazione ambientale di prodotto DAP/EPD) e in tal senso possono contribuire all’economia circolare. Tuttavia il punto cardine di tutto il processo di edilizia sostenibile rimane l’impresa: il settore delle costruzioni ha vissuto negli ultimi anni una crisi drammatica, ma le imprese che sono riuscite a superarla sono quelle che hanno investito tempo e risorse in una ristrutturazione aziendale, migliorato le proprie tecnologie e competenze, specializzandosi in un determinato segmento di mercato, senza paura di cambiare e sperimentare nuove strade.

In questa direzione, sotto l’impulso di nuovi obblighi legislativi (CAM, Codice Appalti) e di incentivi (detrazioni fiscali in edilizia, voucher digitalizzazione) sta lentamente avvenendo un cambio di mentalità ed una spinta sempre maggiore all’innovazione.   

 

Redazione, Assimpredil Ance

Febbraio 2018


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Autore: Redazione

TAGS: edilizia sostenibile, green economy, rigenerazione urbana

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