Impronte

Rischio sismico - Ricci Spa propone nuovo metodo semplificato di valutazione

Politiche industriali 2017 numero 7

Ricci Spa

Rischio sismico - Ricci Spa propone nuovo metodo semplificato di valutazione

STATO LEGISLATIVO ATTUALE

(sintesi)

La Legge di Stabilità 2017 ha avviato una politica di mitigazione del rischio sismico al fine di rendere più sicuri, in via prioritaria, i luoghi di residenza e lavoro.

Per dare attuazione a ciò sono state emanate dal C.S.L.P. le ‘Linee Guida sulla classificazione della vulnerabilità degli edifici ai fini della valutazione del rischio sismico’.

Le suddette linee guida forniscono due metodi di valutazione della Classe di Rischio Sismico:

  • Metodo convenzionale MC(LG) applicabile a qualsiasi tipologia di costruzione
  • Metodo semplificato MS(LG), indicato per una valutazione speditiva della classe di Rischio ma applicabile SOLO agli edifici in muratura.

Peraltro tale ultimo metodo consente la riduzione di una SOLA classe di rischio sismico, mediante l’attuazione di SOLI interventi di rafforzamento locale, comunque estesi, in modo sistemico, alle strutture dell’edificio intero.

 

METODO SEMPLIFICATO RICCI S.p.A. - MS(R)

Ricci S.p.A. ha messo a punto un diverso e più approfondito metodo semplificato per la valutazione speditiva del rischio sismico degli edifici in muratura ed un inedito metodo semplificato per la valutazione degli edifici in cemento armato.

MS(R)-edifici in muratura: è stato studiato a fondo per avere esiti sulle valutazioni della vulnerabilità più oggettive ed affidabili rispetto a quelli rilevabili con l’applicazione del metodo semplificato di cui alle citate Linee Guida.

MS(R)-edifici in c.a.: integra i metodi presenti nelle Linee Guida poiché queste non contemplano alcun metodo semplificato per una valutazione speditiva del rischio sismico per gli edifici in c.a.

Il Metodo semplificato presente nelle Linee Guida MS(LG) è di tipo esclusivamente qualitativo, mentre il Metodo semplificato Ricci MS(R) è di tipo qualitativo-quantitativo, rilevando pertanto, una maggiore affidabilità dei risultati.  

Il rischio sismico, determinato dalla combinazione della pericolosità (P), della vulnerabilità (V) e dell’esposizione (E), è la misura dei danni attesi in un dato intervallo di tempo, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di uso/occupazione dell’edificio in esame.

Il rischio sismico di un edificio viene valutato mediante l’applicazione della seguente espressione:

R = P x V x E.


Per la valutazione della pericolosità sismica P si fa riferimento ai valori di accelerazione massima al suolo con probabilità di eccedenza del 10% ogni 50 anni, così come definiti dalla mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (Ordinanza PCM 3519/2006). I suddetti valori di accelerazioni al suolo vengono presi dal file “Spettri NTC ver. 1.0.3” del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in funzione delle coordinate del Comune in cui è ubicato l’edificio da valutare si assume il valore dell’accelerazione massima al suolo con probabilità di eccedenza del 10% ogni 50 anni, corrispondente ad un periodo di ritorno TR=475 anni, definendo cosi la pericolosità sismica: P = ag

La vulnerabilità sismica può essere valutata mediante l’applicazione di diversi metodi. MS(R) valuta la vulnerabilità sismica con il cosiddetto “metodo basato sul giudizio di esperti” (GNDT, 1994); attribuendo ad ogni edificio un indice di vulnerabilità sulla base di indicatori non più interpretati con significato tipologico ma come sintomi di una idoneità o meno a resistere alle azioni sismiche. Le classi di vulnerabilità sono 3 per gli edifici in c.a. e 4 per quelli in muratura, quali: Classe A = vulnerabilità bassa; Classe B = vulnerabilità media; Classe C = vulnerabilità elevata; Classe D = vulnerabilità molto elevata.

 

Vedasi tabella A

 

Il rischio sismico di base è dato dalla seguente espressione: R = P x V

  • La sua valutazione consente, in primo luogo, di assegnare in via preliminare la classe di rischio sismico A*+, B*, C*, D*, E*, F+, G* in relazione ai valori PAM (perdita annua media) cosi come definita in tabella 5 nelle LG (Linee Guida).

Con i valori di vulnerabilità (V1/V6), moltiplicati per i valori di pericolosità (ag1/ag4) afferenti alla 4 zone sismiche, si ottengono i valori R’ collocati nella tabella B secondo quanto previsto dalla tabella 5 delle Linee Guida.  

Vedasi tabella B e C

 

MS(R) trova efficace applicazione su grandi patrimoni immobiliari con lo scopo di definire, attraverso un’analisi preliminare e speditiva, il rischio sismico esistente ed una preventiva scala di priorità degli edifici analizzati (da rischio massimo a rischio minimo), prima di procedere, ove necessario quindi, all’applicazione del metodo convenzionale definito dalle linee guida del C.S.L.P. Poiché il metodo convenzionale si basa sullo svolgimento di analisi complesse, articolate e costose risulta assolutamente opportuno che tali analisi vengano adeguatamente indirizzate sulla scorta dei risultati conseguenti ad una prima valutazione preliminare e speditiva del rischio sismico. Di contro, senza una valutazione preliminare, si rischierebbe, paradossalmente, di applicare il metodo convenzionale (e quindi di intervenire) su edifici che, oggi, hanno una classe di rischio inferiore rispetto ad altri edifici anch’essi compresi nello stesso patrimonio.

Il metodo MS(R), dunque, con il suo livello medio di affidabilità, si inserisce nel contesto attuale come rappresentato nella tabella D

Ricci Spa


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Autore: Redazione

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