Guattani 16

Ripartire e investire

Legge di stabilità? 2019 numero 15

Pensiamoci noi

Ripartire e investire

I l tanto atteso cambio di passo che era stato annunciato dal Governo, per consentire al nostro Paese di tornare a crescere e migliorare le condizioni di vita dei cittadini, si è concluso per il momento con un nulla di fatto.

La legge di bilancio che poggiava principalmente sulla ripresa degli investimenti pubblici e quindi sul rilancio delle infrastrutture, dopo l’accordo con Bruxelles per evitare la procedura d’infrazione, ha dovuto ripiegare su stessa, con il risultato che i 3,5 miliardi di investimenti aggiuntivi annunciati si sono ridotti a soli 550 milioni per il 2019.

Il decreto semplificazioni, poi, che avrebbe dovuto gettare le basi per la semplificazione delle procedure e per lo snellimento della macchina amministrativa, che blocca ogni iniziativa pubblica o privata di sviluppo del nostro Paese, nel passaggio in parlamento si è svuotato di ogni significato. Non possiamo assistere inerti all’incuria e al degrado in cui ogni giorno di più stanno sprofondando i nostri territori.

 

Oltre 600 le segnalazioni da tutta Italia di opere ferme, in ritardo, bloccate, mai partite anche se finanziate che abbiamo raccolto in meno di un anno grazie al nostro sito sbloccacantieri.it. È giunto quindi il momento di reagire con forza e di mettere in campo tutte le nostre energie, professionalità e competenze per provare a cambiare le cose e tornare a lavorare per un futuro migliore.

Con questo obiettivo, come Ance, abbiamo dato avvio a una stagione di mobilitazione permanente, che vedrà coinvolto tutto il nostro sistema associativo e imprenditoriale insieme al mondo della filiera e a tutti coloro che hanno veramente a cuore il futuro del nostro Paese, per chiedere alla politica interventi concreti e urgenti.

A partire da un decreto legge sbloccacantieri che deve contenere alcune misure immediate capaci di ridurre e razionalizzare il processo autorizzativo che precede ogni opera pubblica e privata, una drastica riforma del Codice appalti e alcuni meccanismi di accelerazione della spesa sul modello di quanto già fatto in Spagna, dove in 2 anni sono riusciti a spendere 13 miliardi, senza fare ricorso a procedure straordinarie.

Si tratta di un pacchetto di proposte pronte a partire che abbiamo già elaborato anche con il contributo degli stakeholder interessati e che possono essere immediatamente incisive. Quello che manca, dunque, è solo una precisa e concreta volontà politica che deve tradursi nella convocazione al più presto di un tavolo di lavoro realmente operativo in grado di affrontare a 360 gradi tutte le questioni riguardanti un settore determinante per il bene sociale del nostro Paese.  

 

Gabriele Buia, Presidente ANCE


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Autore: Gabriele Buia

TAGS: ANCE, infrastrutture, sviluppo

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