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Palazzo Aliverti relazione del restauro conservativo delle decorazioni ad affresco

Ripartire dal Fidec 2018 numero 14

AE1 Srl

Palazzo Aliverti relazione del restauro conservativo delle decorazioni ad affresco

Sulle preesistenti strutture quattrocentesche di casa Massonerii nasce nella seconda metà del Cinquecento il palazzo di Castopolimio Aliverti, in via Broletto.

Il palazzo nel tempo ebbe una serie di passaggi di proprietà e di trasformazioni più o meno massicce.

Ma solamente all’inizio degli anni 60, il Mediocredito, l’allora proprietario dell’immobile, si appresto ad un profondo e significativo intervento di riqualificazione dell’immobile, incaricando l'architetto Ferdinando Reggiori del progetto di restauro: i lavori ebbero effettivo inizio nel febbraio 1963.

Fu proprio grazie all'intervento di restauro che ritornarono alla luce nell’estate del 1963 i pregevoli affreschi del Cinquecento, attribuiti ai Campi, famiglia di pittori cremonesi.

Tali affreschi sono stati strappati e poi ricollocati in diverse sale interne, insieme con un affresco del XVI sec. proveniente da una casa di Varese, forse Perabò.

Oggi sono stati riscoperti gli affreschi a parete, coperti da pannellature, e le sinopie e gli strappi degli affreschi a soffitto.

L’ intervento dell’impresa AE1 Srl  si è pertanto  focalizzato sulle condizioni di conservazione di tutti gli apparati presenti, ponendosi da subito tre precise finalità:

la prima riguarda la verifica visiva dello stato di conservazione generale;

Adesione al supporto

La verifica eseguita ha mostrato che gli affreschi sono in buona parte non bene aderenti al supporto; la battitura eseguita manualmente ha fatto riscontrare una forte discontinuità.

Particolato e polveri

L’analisi evince che il deposito di particolato atmosferico presente e le polveri che ne hanno alterato i colori originali, possono essere trattati con un intervento delicato; i colori presenti sono stati precedentemente trattati con prodotti di adeguata protezione superficiale, tale da non comprometterne gli originali acquerelli.

Perdita di stabilità cromatica

In alcuni punti si evince una forte tendenza allo stacco del rivestimento policromo dal supporto, tale perdita rischia di compromettere lo strato di pittura originale

Le parti bianche dell’immagine evidenziano la “mancanza” del colore in superficie

Distacchi e disomogeneità superficiali

In alcuni punti si è riscontrato un distacco tra elementi (tra strappi attigui) e tagli lineari.

La seconda la verifica dell’aderenza degli “strappi” tra loro ed al supporto;

I tagli presenti sono lineari a sormonto degli elementi a strappo degli affreschi, in alcune zone sono in assenza di aderenza al supporto.

la terza mediante esecuzione di prove preliminari di pulitura per poter definire un quadro di rilevanza esecutiva per poter poi indicare il miglior metodo per la pulitura e la conservazione.

 

Attraverso un minuzioso e attento lavoro di restauro si sono riportati gli affreschi nella loro originale bellezza.

 

 AE1 Srl


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Autore: Redazione

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