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Il libro bianco della fiscalità immobiliare

Ambiente 2018 numero 10

L’ANCE, assieme ad altre sigle del mondo immobiliare...

Il libro bianco della fiscalità immobiliare

L’ANCE, assieme ad altre sigle del mondo immobiliare (Assoimmobiliare, LegaCoop ANCPL E Abitanti, Federabitazione, Legambiente), e con l’apporto di esperti della materia, si propone di presentare a tutte le forze politiche in campo nella competizione elettorale un Libro Bianco che individui i punti cardine di una politica industriale stabile di lungo periodo, che abbia come obiettivi principali l’Ambiente e la Fiscalità immobiliare.

I temi della sostenibilità ambientale, inevitabilmente legati a quelli della sostituzione edilizia, della rigenerazione urbana, dell’efficienza energetica, della messa in sicurezza sismica devono trovare concreta realizzazione attraverso una policy di stimolo efficace e lungimirante. La gran parte dei Paesi europei ed extra europei, che hanno registrato negli ultimi anni significative crescite del Pil, sono usciti dalla crisi utilizzando l’immobiliare come motore per la crescita dell’economia e dell’occupazione; dunque, l’uso della leva fiscale nel settore delle costruzioni risulta strategico per qualsiasi disegno di politica industriale lungimirante.

Il Libro Bianco della Fiscalità Immobiliare è incentrato su due grandi temi: quello della rigenerazione urbana, per proporre una serie di azioni volte tracciare i contorni di un percorso fiscale agevolato per la riconversione urbana; e quello del mercato delle locazioni residenziali, per aprirlo alle imprese superando i limiti posti al suo sviluppo dall’attuale sistema fiscale.

In tema di rigenerazione urbana, vengono evidenziate una serie di azioni da mettere in campo con urgenza: un riordino degli incentivi fiscali ed una loro stabilizzazione, superando la logica del rinnovo periodico e la tendenza a considerarli esclusivamente in termini di costo; una riforma del catasto, per adeguarlo alle mutate esigenze e premiare gli immobili in linea con gli standard energetici e sismici; una fiscalità che favorisca il mercato degli edifici ad alta efficienza energetica e sicuri sotto il profilo sismico attraverso operazioni di sostituzione edilizia, utilizzando la permuta del vecchio con il nuovo.

Quanto poi al mercato delle locazioni residenziali, una politica industriale di lungo periodo, che voglia trainare il Paese fuori dalla crisi economica, non può non tener conto dei mutamenti che investono la struttura sociale ed economica cui quella politica è rivolta. Così, a fronte di un incremento della domanda di locazione dovuta all’evolversi della stessa funzione attribuita all’abitazione, è necessario che si proceda alla revisione del regime fiscale delle locazioni.

Il sistema fiscale attualmente vigente comporta una distorsione del mercato immobiliare che penalizza le operazioni promosse direttamente dalle imprese, cui necessariamente fanno capo i progetti di sviluppo immobiliare, destinati non solo alla vendita, ma anche alla locazione. Per questo, bisogna puntare sulla estensione della cedolare secca anche agli immobili (abitativi e non) locati da imprese e società, e sul riconoscimento della piena deducibilità delle spese di manutenzione degli immobili abitativi (locati e non) posseduti da imprese e società.    

 

Marco Zandonà. Direttore Fiscalità edilizia, ANCE

Febbraio 2018


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Autore: Marco Zandonà

TAGS: ANCE, edilizia, Fiscalità, fiscalità immobiliare, tassazione, tributi

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