Impronte

Consolidamento e restauro degli elementi architettonico decorativi di facciata

Costruire per cambiare 2019 numero 18

GF Marcato Srl

Consolidamento e restauro degli elementi architettonico decorativi di facciata

CHIESA SACRA FAMIGLIA IN ROGOREDO (MI)

La costruzione della Chiesa iniziò nel 1905 su progetto dell’arch. Oreste Benedetti e dell’Ing. Antonio Casati. 

 

LO STATO DI FATTO

In generale la situazione di degrado riscontrata sull’intera facciata era molto preoccupante, anche se poco visibile da terra. Gli elementi di facciata che denunciavano una situazione di degrado particolarmente grave erano quelli sommitali di colmo (croce e edicole) che, oltre ad una precaria situazione statica, presentavano anche un evidente ammaloramento con caduta di parti dei materiali costitutivi.  La croce risultava molto pericolante e pericolosa, ormai fuori piombo di circa il 3% verso il Sagrato: il logorio della struttura della gabbia di sostegno in ferro, arrugginita e aperta, ne aveva provocato infatti una forte inclinazione. Tutte le colonne delle edicole evidenziavano un quadro fessurativo piuttosto importante con gravi conseguenze sull’equilibrio statico delle stesse.  Altrettanto preoccupante  era la situazione di fessurazione che coinvolgeva le paraste della facciata: micro e macro criptature e cavillature superficiali, con ampie zone distaccate e scatolate, che creavano grande pericolo di caduta di materiale sul sagrato.

INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA

L’urgente situazione di pericolo è stata risolta con un primo intervento di messa in sicurezza delle edicole, della croce e della cornice di sottogronda, realizzato nel mese di dicembre del 2015.

Sono state montate mantovane parasassi e sono state allestite “gabbie” di contenimento in tubo e giunto, chiuse con reti elettrosaldate in ferro zincato per impedire la caduta di detriti sul sagrato, e sono stati approntati puntelli provvisori di sostegno in tubo/giunto per ridurre il carico verticale sulle colonnine portanti delle edicole stesse.

Per la Croce è stata realizzata una struttura provvisoria di contenimento e ancoraggio in metallo in modo da limitare il più possibile lo spostamento dell’elemento verticale.

 

LE EDICOLE- INTERVENTO CONSERVATIVO STRUTTURALE E RESTAURO

Prima fase preparazione, fasi propedeutiche e pulitura graduata:

  • rimozione manuale o meccanica di tutte le  parti incoerenti o in fase di distacco
  • campionature di pulitura, consolidamento
  • preconsolidamento con impregnazione di silicato di etile, di fermatura dei frammenti distaccati di peso e dimensioni limitate con resine epossidiche
  • pulitura differenziata a secco con spazzole e pennellesse e ad umido a mezzo idrolavaggio a bassa pressione o ad impacco con compresse imbevute di soluzione satura di Sali organici o carbonato di ammonio e di trattamento biocida ad ampio spettro d’azione.

Seconda fase consolidamento:

  • Apertura e pulitura delle lesioni presenti, per l’ottenimento di un supporto idoneo e sano
  • Trattamento dei ferri con malta anticorrosiva bicomponente a base di polimeri
  • Stuccatura superficiale delle lesioni con calce idraulica naturale bicomponente ed eco-pozzolana
  • Iniezione localizzata in profondità di legante idraulico fillerizzato superfluido a base di calce ed eco-pozzolana
  • Primerizzazione con prodotto a base di resine epossidiche, a maturazione della malta di regolarizzazione avvenuta
  • Realizzazione di punti di ancoraggio alla base di ogni singola colonnina con l’applicazione di “fiocchi” (corde in fibra di carbonio) ad alta resistenza lunghi circa 40 cm.
  • Posa di stucco epossidico bicomponente a consistenza tissotropica per la regolarizzazione delle superfici
  • “Confinamento totale” (cerchiatura) dellacolonnina con fogli di tessuto unidirezionale in fibra di vetro ad alta resistenza impregnati con resina epossidica fluida
  • Applicazione di sabbia al quarzo asciutta sulla resina fresca per un’adeguata superficie di adesione per il successivo strato di finitura 
  • Realizzazione di rasatura finale su tutti gli elementi ripristinati precedentemente preparati

 Terza fase finitura e protezione:

  • reintegrazione in velatura a tono con tinte a base di silicati, ove necessario, al fine di mitigare cromaticamente l’ intervento all’ originale.
  • trattamento con prodotto protettivo, a base di silano e silossani, idrorepellente e trasparente.


La stessa metodologia, operazioni e materiali sono stati utilizzati sia per le colonnine, che per il basamento che per le guglie dell’ edicola.

Lo spessore totale dell’ intervento è stato di qualche millimetro consentendo così di mantenere le proporzioni architettoniche tra i vari elementi costitutivi l’ edicola

 

CROCE DI COLMO- INTERVENTO CONSERVATIVO STRUTTURALE E RESTAURO

 Prima fase preparazione, fasi propedeutiche e pulitura graduata: si è realizzato lo stesso ciclo di lavorazioni delle edicole

 
Seconda fase consolidamento:

  • rimozione vecchia struttura metallica rotta e arrugginita e gabbia metallica di sicurezza posta in opera nelle fasi di messa in sicurezza
  • apertura e pulitura crepe e fessurazioni
  • inserimento dei fiocchi in fibra di vetro
  • “confinamento” tramite posa di fogli verticali di tessuto in fibra di vetro (tessuto è stato applicato garantendo una sovrapposizione dei singoli fogli di 5 cm in verticale e di 20 cm in orizzontale)
  • impregnazione tessuto fibra vetro con resina epossidica fluida e applicazione a resina ancora fresca di sabbia al quarzo asciutta in modo da ottenere un’adeguata superficie di adesione per il successivo strato di finitura che è stato steso su tutto il corpo della croce.

Terza fase finitura e protezione:

  • integrazione pittorica e velatura a tono con tinte a base di silicati, ove necessario, al fine di armonizzare cromaticamente i vari elemti decorativi
  • trattamento con prodotto protettivo, a base di silano e silossani, idrorepellente e trasparente.

 

INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA E CONSOLIDAMENTO

Prima fase preparazione, fasi propedeutiche e pulitura graduata:

  • Ristabilimento parziale della coesione propedeutica alle successive operazioni di pulitura mediante impregnazione con silicato di etile
  • Idrolavaggio con idropulitrice a bassa pressione finalizzata alla rimozione di stratificazioni di microorganismi, polveri, ecc.
  • Impacchi a base di polpa di carta e acqua deionizzata per eliminazione effluorescenze saline
  • Disinfestazione e lavaggio delle superfici in pietra attaccate da agenti biodeteriogeni, microrganismi autotrofi e/o eterotrofi mediante la stesura di una soluzione biocida
  • Consolidamento tramite applicazione generalizzata di silicato di etile
  • Apertura e stuccatura delle fessurazioni e lesioni superficiali con malta colorata a base di calce idraulica naturale
  • Rimozione malte cementizie nel paramento murario in mattoni a vista e stilatura giunti con malte a base calce, ove necessario
  • paraste, formelle e dentelli decorativi, pronai in lapideo artificiale: esecuzione di messa in sicurezza provvisoria e successiva fermatura degli importanti sollevamenti, fessurazioni e distacchi dal paramento murario attraverso applicazione di barre elicoidali in acciao inox di diametro mm.8 e lunghezza mm.800/1000
  • Impregnazione protezione con malta bicomponente elastica delle cornici di falda
  • Ritocco estetico, ove necessario, con velatura a tono con colori a base di silicati delle lacune stuccate o integrate
  • Applicazione di prodotto, idrorepellente e trasparente, a base di silani e silossani

 

Opere aggiuntive:

  • risoluzione smaltimento e coinvogliamento delle acque meteoriche: posa scossaline in piombo lavorato e saldato in opera su falde timpano, falde in corrispondenza navatelle e basamenti edicole
  • allontanamento volatili: sistema meccanico con posizionamento dissuasori
  • protezione grande vetrata in facciata: realizzazione di telaio in rame con cavi di supporto e rete in acciaio stirata

 

Per gli interventi strutturali sono stati utilizzati prodotti della Mapei.

 

GF Marcato Srl


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Autore: Redazione

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