Il personaggio del mese

Aldo Mazzocco: voglio muovere il Pil

Speciale 30 anni 2016 numero 1

Parla il nuovo capo di Real Estate di Cassa Depositi e Presititi Spa

Aldo Mazzocco: voglio muovere il Pil

Cinquantaquattro anni di grinta e di saggio low profile allo stesso tempo. È così l’impronta manageriale di Aldo Mazzocco, nato ad Harare, nello Zimbabwe, laureato in ingegneria civile a Padova, mba alla Bocconi, padre di tre figli e, da gennaio 2016, capo di Real Estate di Cassa Depositi e Prestiti Spa e Presidente di Immobiliare Spa. Quella con Dedalo è la prima intervista che rilascia da quando è arrivato dietro l’importante scrivania con l’obiettivo di stimolare l’economia nazionale attraverso la costruzione e la promozione di un nuovo modello di housing. Dal 2015 Cassa depositi e prestiti è una banca di promozione nazionale, una delle otto in Europa e ricopre la delicata posizione di istituzione privata di interesse pubblico, con la funzione di motore dell’economia, anche accedendo ai fondi europei. Insomma, Mazzocco ha accettato un incarico che a molti potrebbe togliere il sonno. E qui anticipa quali saranno le linee guida che intende perseguire.

Una scelta coraggiosa la sua, dottor Mazzocco. L’aria che tira non è ancora particolarmente salubre, così chiusi come siamo tra la conservazione di un mondo che di fatto non c’è più, e l’impellenza di arrivare presto nel futuro…

Guardi, il settore Real Estate è stato inserito nel piano strategico triennale di Cassa depositi e prestiti. Quindi il mio ruolo è e sarà anche quello di stimolare l’economia del settore guardando a domani in una realtà profondamente modificata.

Come si concretizzerà questo suo ambizioso programma?

Mi muoverò lungo alcuni assi prioritari. Un modello di social-housing e di smart-housing per produrre ancora edilizia residenziale di locazione a canoni sostenibili. L’obiettivo è quello di rivolgersi a una fascia di popolazione mobile, di persone e di realtà in fase di start-up.

Qualche esempio?

Studenti, forze dell’ordine, giovani coppie, turismo giovanile. Occorre proseguire ed aumentare i volumi, su tutto il territorio nazionale, della realizzazione di residenza in affitto accessibile, di studentati, di ostelli e di tutto ciò che tenga conto di un avvenuto cambiamento, veloce, degli stili di vita.

Pensa a quartieri a misura dei giovani, dunque?

Certo. Ma non solo. Penso al sostegno al turismo e alla cultura anche attraverso le infrastrutture immobiliari: sostegno all’ammodernamento e allo sviluppo delle infrastrutture immobiliari per la parte social, per la pubblica amministrazione, per la cultura e per il turismo, appunto, per le start-up, per i quartieri digitali, per le piccole e per le medie imprese.

Non sarà facile decidere chi “stimolare”, in uno scenario dove non sempre sono semplici i rapporti tra imprese, pubblica amministrazione e territorio.

Seguiremo tre priorità. Il riutilizzo degli immobili della Cdp (Cassa depositi e prestiti Ndr), il riutilizzo di quelli della pubblica amministrazione e i progetti di rigenerazione urbana.

Con quali modalità?

Attiveremo le partnership con gli operatori privati perseguendo l’obiettivo dichiarato di attrarre capitali esteri.

Quanto può valere tutto ciò?

I numeri ancora non ci sono, ma i nostri sono i volumi di una banca in un Paese di 60 milioni di cittadini. Vogliamo, insomma, muovere il Pil.

Quindi parliamo di un miliardo di euro, più o meno… Come pensate di centrare l’obiettivo di muovere il Pil?

Aggregando e attivando le risorse per far partire progetti sostenibili. Bisogna aprire al mercato degli investitori istituzionali long term il capitale di nuovi veicoli di sviluppo e di gestione della nuova (o rinnovata) infrastruttura immobiliare di cui il Paese ha bisogno.

Marco Gregoretti, Direttore Responsabile, Dedalo


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Autore: Marco Gregoretti

TAGS: Cassa Depositi Prestiti, costruzioni, Mazzocco, PIL

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