Impronte

A Milano il primo cantiere pubblico in BIM

Moneta unica 2018 numero 12

Siva Srl, Teicos Ue srl e GiLC Impianti Srl

A Milano il primo cantiere pubblico in BIM

 

Nell’ambito del progetto Build Our Safety, ideato da  ITI Carlo Bazzi ed ESEM-CPT e patrocinato da Assimpredil Ance, con l'obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro, il 21 aprile scorso si è svolto l’incontro “Problemi e soluzioni nel cantiere 4.0 – casi pratici e progettazione e sicurezza in BIM”, con la visita al cantiere “Risanamento conservativo della scuola di Viale Puglie Milano”, alla presenza del team di progettisti, impresa esecutrice (Siva srl, capogruppo del RTI con le società mandanti Teicos Ue srl e GiLC Impianti srl) e rappresentanti del Comune di Milano.

Quello della scuola di Viale Puglie a Milano è un cantiere il cui intero processo esecutivo è stato ed è gestito in BIM – CoSim, dalla fase di progettazione definitiva a quella esecutiva ed all’attuale fase di realizzazione delle opere.

I progettisti e l’Appaltatrice hanno mostrato ai partecipanti in cantiere, attraverso una serie di tavole ed interventi, le potenzialità del BIM- CoSim (dalla gestione preliminare dei rinforzi strutturali mediante palificazione integrativa nelle sottofondazioni, al controllo della progettazione impiantistica) e le difficoltà di un cantiere che si potrebbe definire “pilota” per  il Committente e l’Appaltatrice.

La formazione che l’Appaltatrice ha dovuto prevedere, sulla quale ha investito importanti risorse economiche per poter affrontare tecnicamente il cantiere, ha coinvolto tutti.

Il BIM (o meglio CoSIM-Construction site information modeling) impegna l’Appaltatrice a formare ed informare tutti i tecnici che operano in cantiere, affinché siano parte attiva in un sistema  che offre grandi possibilità di miglioramento anche nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro.

Ricevuta la formazione sull’uso del BIM, il programma viene sperimentato “sul campo” utilizzandolo per l’estrapolazione e l’immissione di “information data”. Il BIM, attualmente, viene impiegato in cantiere come elemento di supporto per la verifica di particolari costruttivi che, diversamente, dalle tavole potrebbero non essere totalmente visionabili.

Lavorando sul modello si è in grado di poter sezionare o individuare dettagli tecnici sull’elemento di interesse.

A favore del BIM la possibilità di utilizzare un solo strumento con cui si identificano in maniera più rapida le caratteristiche di ogni singolo elemento: con pochi passaggi si ottengono tutte le informazioni necessarie quali quote, dimensioni, tipologia, quantità, riferimento al computo metrico.

Una delle difficoltà è senza dubbio legata ad un discorso di comodità di lettura del modello in cantiere; per intenderci: il modello in BIM contiene una moltitudine di dati che per poter essere elaborati necessitano di un PC molto potente collegato ad una rete dati e, in un cantiere, questo non sempre risulta così semplice. 

La possibilità di impiegare questo strumento ora, in un momento in cui sono pochi gli appalti pubblici nei quali è stato introdotto l’uso del BIM, è stata vista come un’opportunità per il futuro in quanto, se l’intenzione delle Committenti è quella di impiegare sempre di più questo sistema, è indispensabile aver provato con mano le varie funzionalità che è in grado di poter garantire. 

Per poter esprimere un giudizio finale sarà necessario attendere la fine del cantiere: in quel momento si avrà un quadro chiaro delle risorse impiegate e dei risultati ottenuti.

 

Nella foto in alto, da sinistra: Marco Asnaghi (SIVA Srl), Sergio Aldarese (Direttore Settore tecnico Scuole e Strutture Sociali Comune di Milano), Piero Asnaghi, (SIVA), Giorgio Mainini (Vice Presidente Opere Pubbliche Assimpredil Ance) e Guido Hugony (Teicos UE Srl).

 

 


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Autore: Redazione

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