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A chi promuove la prevenzione incentivi dall'INAIL

Sicurezza è il futuro 2018 numero 11

#storiediprevenzione

A chi promuove la prevenzione incentivi dall'INAIL

L’INAIL progetta e intraprende percorsi di coinvolgimento del mondo del lavoro e, più in generale, dell’opinione pubblica, per elevare il livello di conoscenza e di consapevolezza sui rischi presenti in ambito professionale e incentivare l’adozione di corrette misure di prevenzione e protezione individuali e collettive. L’articolo primo della Carta Costituzionale fonda sul lavoro le basi del nostro sistema democratico: proteggere, attraverso la prevenzione, il diritto alla vita, rappresenta, pertanto, il modo più naturale per dare concretezza a questo principio.

In questo senso, l’INAIL è fortemente impegnato per far diventare la sicurezza sul lavoro un valore condiviso, una ricchezza e un punto di forza per le aziende e una garanzia per i lavoratori e le loro famiglie. Non a caso, anche nella nostra regione, siamo impegnati a operare per costruire un network di collaborazioni attive con Enti e Istituzioni, sia pubbliche che private, per rendere attuali i valori cui si ispira la nostra mission, che esalta, in primo luogo, “la centralità della persona” e il diritto alla salute e all’integrità psicofisica dei lavoratori, attraverso la prevenzione, la ricerca, la cura, la riabilitazione e il reinserimento familiare, lavorativo e sociale. Non vogliamo essere dei semplici spettatori nel campo della prevenzione, ma intendiamo svolgere un ruolo attivo, mettendo in campo risorse per sostenere le imprese nell’innovazione tecnologica e organizzativa, proiettata a favorire la ripresa economica e ridurre stabilmente il fenomeno infortunistico e tecnopatico. Purtroppo, capita spesso, in occasione di un infortunio grave o mortale, leggere sulla stampa o sentire nell’opinione pubblica recriminazioni per la carenza di controlli. I

n questi casi, si invocano nuove leggi e si chiedono maggiori controlli per punire con maggiore rigore i presunti responsabili. Io credo, invece, che le leggi nel nostro Paese siano più che adeguate; comunque sono conformi ai dettami della normativa europea e sono convinto che il problema infortunistico non possa essere risolto solo con maggiori controlli, anche se questi servono, sono necessari e non se ne può prescindere.

Obiettivamente, non penso che si possa risolvere il problema degli infortuni sul lavoro solo potenziando la funzione di vigilanza, anche perché, comunque, non saremmo in grado di inviare un ispettore presso ciascuna impresa. Servono, allora, altri strumenti per contrastare con efficacia il fenomeno infortunistico, accanto alla vigilanza: serve più conoscenza, più informazione e formazione, maggiore coinvolgimento. Il decreto legislativo n. 81/2008 ha accresciuto le competenze dell’INAIL in materia di prevenzione e di tutela del lavoratore infortunato; l’Istituto interpreta questo ruolo mettendo in campo strumenti e iniziative diverse per favorire la diffusione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra tali iniziative si possono annoverare i progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro attuati dall’INAIL in forza dell’articolo 11 del decreto legislativo n. 81/2008 rivolti, in particolare, alle piccole, medie e micro imprese, finalizzati al miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori.

Incentivi per la prevenzione in Lombardia: Bando ISI 2017 Con l’Avviso pubblico ISI 2017, i destinatari dei finanziamenti INAIL sono le imprese, anche individua li, ubicate su tutto il territorio nazionale, iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura, compresi, per i finanziamenti dell’asse 2, anche gli Enti del terzo settore.
Tra le particolarità di quest’ultimo Avviso pubblico, si segnalano i finanziamenti volti a incentivare le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli ad acquistare nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.
Nel rinviare per una visione completa del bando pubblico al sito istituzionale dell’INAIL, si evidenziano, in questa sede, le tipologie di progetto finanziabili, ricomprese in 5 Assi di finanziamento: 1. Progetti di investimento (Asse di finanziamento 1) 2. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (Asse di finanziamento 1) 3. Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) (Asse di finanziamento 2) 4. Progetti di bonifica da materiali contenente amianto (Asse di finanziamento 3) 5. Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (Asse di finanziamento 4) 6. Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli (Asse di finanziamento 5-sub Assi 5.1. e 5.2). L’importo destinato a finanziare questi progetti ammonta, complessivamente, a 249.406.358,00 Euro. Tale cifra è ripartita a livello regionale/provinciale e per la Lombardia l’importo stanziato è pari a 36.822.477,00 Euro, suddiviso in 5 Assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e secondo le modalità di cui all’Avviso pubblico ISI 2017. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto che vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
Il contributo viene erogato in conto capitale e varia in base all’Asse di finanziamento. Nell’Avviso pubblico sono specificati i parametri e gli importi minimi e massimi finanziabili. L’obiettivo di questi finanziamenti non è limitato solo a migliorare il sistema di prevenzione e di sicurezza nelle aziende, ma è anche quello di favorire la ripresa economica, dando una spinta agli investimenti, attraverso il sostegno ai processi di riorganizzazione aziendale.

Una buona prevenzione implica una gestione organica di tutti i fattori critici della produzione, quali le risorse economiche e strutturali, i vincoli organizzativi e gestionali, il capitale umano, le tecnologie disponibili, gli impianti e le attrezzature utilizzate, i luoghi di lavoro, i materiali e le sostanze impiegate, ecc. In sintesi, l’impegno è di lavorare per favorire l’elaborazione di modelli organizzativi innovativi nei quali, inevitabilmente, devono essere attivamente coinvolti i lavoratori che devono condividere regole e principi organizzativi.

In questo contesto, il datore di lavoro diventa non solo “debitore della sicurezza nei posti di lavoro”, ma anche soggetto partecipe e responsabile di un processo di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, dove la valutazione dei rischi non è legata solo ai requisiti oggettivi di sicurezza, ma è estesa anche agli aspetti organizzativi e soggettivi, associati allo svolgimento dell’attività lavorativa. Un modello di relazione così concepito migliora il controllo aziendale e produce effetti positivi anche sul piano della prevenzione e della sicurezza.

È auspicabile, quindi, che le aziende adottino in maniera diffusa sistemi di gestione della sicurezza di questo tipo: questi sistemi, se attuati, facilitano non solo il rispetto della normativa, ma anche l’uso di codici di condotta ed etici che, ancorché assunti su base volontaria, si rivelano utili per orientare e controllare i comportamenti.    

Antonio Traficante, Direttore Regionale INAIL Lombardia

Aprile 2018


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Autore: Antonio Traficante

TAGS: cantieri sicuri, edilizia, Lavoro, prevenzione, Sicurezza

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