Economia circolare 2016 numero 2

Dopo Brexit le grandi chances per una grande Milano

Dal Presidente

La competizione per le elezioni amministrative ha registrato un dato che colloca Milano in...

Dopo Brexit le grandi chances per una grande Milano

La competizione per le elezioni amministrative ha registrato un dato che colloca Milano in una dimensione saldamente europea: i due principali contendenti, due personalità di chiara fama manageriale, hanno dato vita a una gara vera e corretta. E la prima evidenza è che quando si concorre in maniera seria, di contenuto e limpida, il risultato premia.

Questo si è visto praticamente solo a Milano, anche per la capacità di Giuseppe Sala e di Stefano Parisi di mettere in comunicazione problematiche nazionali e soluzioni locali. Insomma, chiunque dei due candidati al ballottaggio l’avesse spuntata, sarebbe stato il protagonista di una vittoria di sostanza. È l’effetto di un buon combinato disposto di politica e di presenza sul territorio; peraltro, in un momento storico molto particolare e carico anche di legittime aspettative, se non di vere e proprie grandi opzioni per Milano. A cominciare proprio dalla temuta Brexit, i cui effetti non è per nulla scontato che per il nostro Paese debbano essere negativi.

Il governo, principalmente nella persona del Premier Matteo Renzi, ha una grande opportunità a mio modo di vedere, una opportunità che potrebbe portare Milano a livelli davvero importanti di  prestigio culturale ed economico. Sul tavolo dell’Europa, dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, c’è da decidere, per esempio, la nuova sede dell’EBA (European Banking Authority), l’autorità che vigila e che regolamenta i mercati e la stablità finanziaria del settore bancario europeo. Non bisogna farsi sfuggire l’occasione. Come futura destinazione di Eba si parla di Parigi,
di Francoforte e di Dublino. Ma ora si comincia a prospettare anche la candidatura di Milano. Che avrebbe tutte le possibilità di vincere la partita.

Parigi è assai agréable per bellezza e per storia, ma ha un problema: è una città poco sicura, sotto attacco del terrorismo internazionale. È vero che Francoforte e Dublino hanno numeri e perimetri per poter sostenere la presenza di EBA, ma è unanime la considerazione che non siano attrattive come Milano e come l’Italia. Milano e l’Italia sono migliori per appeal, per qualità della vita, per bellezza.

Chi non vorrebbe venire a operare, a investire e a vivere qui? Se riusciremo a convincere l’Europa che il capoluogo lombardo sarebbe la migliore collocazione, e se saremo capaci di dotarci di  strumenti operativi come una legge che dia poteri speciali e straordinari al sindaco affinché i 50.000 grandi investitori che lasceranno Londra per venire a Milano trovino una città adeguata ad accoglierli, colta, sportiva, divertente, potremo vedere una rapida e inimmaginabile trasformazione della metropoli. Un cambiamento epocale che ci farà davvero sentire cittadini d’Europa, del  mondo, con i consumi che ripartiranno toccando livelli che ora neanche ci sogniamo, con la possibilità di lavoro per tutti, con il mercato immobiliare che sarà il motore di un nuovo Rinascimento.

Marco Dettori, Presidente di Assimpredil Ance


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Autore: Marco Dettori

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