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Uno spaccato milanese nella mostra Walter Resentera - Le figure sui muri

Ambiente 2018 numero 10

Fondata dal grande fabbro artigiano Carlo Rizzarda...

Uno spaccato milanese nella mostra Walter Resentera - Le figure sui muri

 

Fondata dal grande fabbro artigiano Carlo Rizzarda (Feltre 1883-Milano 1931), allievo del massimo interprete del ferro battuto Liberty Alessandro Mazzucotelli, la Galleria d'arte moderna, situata in un suggestivo palazzo nel cuore del centro storico di Feltre, propone nelle sue collezioni permanenti uno spaccato dell'ambiente artistico milanese degli anni '20. Nelle sale, accanto ai sinuosi gioielli in ferro battuto forgiati nella fucina di Rizzarda, impreziositi dalle trasparenze dei vetri soffiati di Cappellin e dei fratelli Toso, s'incontrano opere di Anselmo Bucci, Aldo Carpi, Adolfo Wildt, Leonardo Dudreville, Angiolo D'Andrea, Enrico Mazzolani, Bernardino Palazzi, Ottavio Steffenini e Cesare Monti. Nell'edificio, d'impianto rinascimentale, ma con significative tracce del periodo settecentesco, ristrutturato negli anni '30 dall'architetto Alberto Alpago-Novello, membro del Club degli Architetti Urbanisti, trovano posto lo studio di Carlo Rizzarda, con mobili in rovere disegnati dal celebre ebanista Giambattista Gianotti, e la sua sala da pranzo progettata da Giovanni Muzio, ambienti che in origine arredavano la casa milanese del fabbro in via Castel Morrone.

L'aria meneghina si respira ancor più percorrendo le sezioni della mostra Walter Resentera. Le figure sui muri visitabile nella Galleria dal 30 dicembre 2017 al 29 aprile 2018. Attraverso oltre 170 opere, foto, documenti, libri, riviste e giornali, l'esposizione, a cura di Tiziana Casagrande e con l'allestimento di Giuliana Zanella, illustra in 8 sezioni il meglio della produzione del pittore feltrino, identificabile nella pittura murale, nel cartellonismo e nell'illustrazione.

Walter Resentera (Seren del Grappa 1907-Schio 1995) si trasferì a Milano nel 1928 dove divenne allievo e collaboratore del «principe dei cartellonisti» Marcello Dudovich, e ne sposò l'unica figlia, Adriana. Ideò alcune tra le più significative affiches di propaganda di regime come Opera / Balilla / Festa delle Legioni, Natale di / Roma XIII / Festa del lavoro e Roma-Berlino. Suoi sono anche manifesti che reclamizzano prodotti commerciali: dai dischi Homocord alla birra Pedavena, dai costumi da bagno Dazza ai cappelli Borsalino, dall'Ital Rayon all'industria farmaceutica Carlo Erba. All'attività di cartellonista, ampiamente documentata nelle sale della Galleria Rizzarda, anche grazie alla collaborazione con il Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, si affiancò quella di illustratore per le riviste «La Lettura» e «L'Illustrazione Italiana» e per i volumi della casa editrice Marangoni, altrettanto ben rappresentata.

Dal 1931 Resentera fu tra i frequentatori della storica trattoria Bagutta, ambiente ricostruito in mostra grazie a foto degli interni a grandezza naturale, la tela Bagutta di Bernardino Palazzi e alcune opere degli artisti gravitanti attorno al locale. Nell'esposizione vengono presentate le decorazioni a tempera realizzate a quattro mani con Marcello Dudovich nel 1937 per il bar dell'aeroporto Forlanini di Milano Linate e i relativi bozzetti. Il rapporto di amicizia instaurato con esponenti della famiglia della grande borghesia imprenditoriale milanese, Senatore Borletti e Cesare Brustio, portò alle commissioni per i manifesti promozionali e per la decorazione della sala da tè de La Rinascente, le cui evanescenti silhouettes di ballerine e danzatori nei toni dell'azzurro e del verde, ormai non più visibili, sono riproposte nei disegni e in inedite tempere preparatorie.

Negli anni '40 Resentera si dedicò quasi esclusivamente alla pittura murale, eseguendo il monumentale ed immaginifico affresco nel giardino d'inverno della Birreria Pedavena, quello sulla volta della sala macchine nella centrale idroelettrica di Soverzene e il fregio nella centrale idroelettrica di Somplago, tutti illustrati in un video. Nel 1954, dipinse il grande affresco nella sala delle assemblee della nuova sede del Collegio Imprese edili e affini della Provincia di Milano. Qui, entro la trama del ponteggio, Resentera sviluppò il tema della storia della fabbrica del Duomo di Milano attraverso l'evocazione dei potenti che la promossero - dall'arcivescovo Antonio da Saluzzo a Napoleone Bonaparte - accanto agli architetti e alle maestranze che vi lavorarono.

Secondo il costume dell'artista gli attori della scena dipinta hanno i volti di personaggi reali quali: Adriana Dudovich, Ambrogio Gadola e Paolo Lodigiani, rispettivamente primo e secondo presidente del Collegio Lombardo Imprese edili ed affini. Oltre a immagini del dipinto e a documenti che lo riguardano, come il numero del 31 luglio 1954 del «Giornale dei Costruttori» e foto d'epoca, la mostra offre una selezione di splendidi disegni che descrivono la metodica seguita dall'artista nell'ideazione delle varie figure e ne rivelano l'innata abilità, anche di ritrattista.

A corollario degli affreschi realizzati da Resentera non poteva mancare un richiamo alla grande stagione della pittura murale degli anni '30, offerto dalle opere degli illustri maestri: Mario Sironi, Achille Funi e Massimo Campigli, spesso citati da Resentera nei suoi dipinti. 

Ampio spazio viene riservato al controverso rapporto con il mentore-suocero Marcello Dudovich del quale viene presentata una selezione di tempere e disegni, che ben esemplificano le differenze di tratto tra i due.

La mostra è corredata da una monografia con saggi di Giovanna Ginex, Marta Mazza, Anna Villari, Roberto Curci, Piero Delbello, Tiziana Casagrande, Michela Tessari, Chiara Rech, Giuditta Guiotto e Gian Paolo Resentera. Info: http://www.visitfeltre.info/resentera   

 

Tiziana Casagrande, Conservatrice dei Musei Civici di Feltre

Febbraio 2018

 

Nella foto in alto, dettaglio dell'affresco del grande murales che adorna l'Auditorium Claudio De Albertis nella sede di Assimpredil Ance di Via San Maurilio 21, Milano

 


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Autore: Tiziana Casagrande

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