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Rifiuti da costruzione e demolizione:i criteri di intervento individuati dalla Regione Lombardia

Sicurezza è il futuro 2018 numero 11

I rifiuti da costruzione e demolizione rappresentano...

Rifiuti da costruzione e demolizione:i criteri di intervento individuati dalla Regione Lombardia

I rifiuti da costruzione e demolizione (rifiuti da C&D) rappresentano uno dei flussi di rifiuti più ingenti prodotti nell’Unione Europea, pari al 34,8% del quantitativo totale di rifiuti prodotti in Europa (dati Eurostat). Solo in Regione Lombardia si producono 11.582.726 tonnellate di rifiuti da costruzione e demolizione, numero che equivale al 41% di tutti i rifiuti speciali prodotti in Lombardia e a circa il 23% dell’intera produzione nazionale (dati Regione Lombardia). L’Unione Europea prescrive agli Stati membri di adottare tutte le misure necessarie per conseguire, entro il 2020, l’obiettivo di recuperare i rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi per almeno il 70% in termini di peso.

A tal fine, il Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), approvato con la Dgr n. 1990/2014 e aggiornato recentemente con la Dgr n. 7860/2018, stabilisce le seguenti azioni di intervento:

  • disincentivare il conferimento in discarica dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione;
  • favorire lo sviluppo delle tecniche di “demolizione selettiva” al fine di aumentare la qualità dei rifiuti prodotti e conferiti agli impianti di recupero;
  • favorire il conferimento in impianti di trattamento dei rifiuti inerti che abbiano rese elevate di recupero;
  • promuovere l’utilizzo di prodotti derivanti dal recupero dei rifiuti da C&D nella realizzazione di opere pubbliche.

La Regione Lombardia ritiene essenziale favorire il mercato degli aggregati riciclati, diffondendo la conoscenza tra le imprese di costruzione e stradali, i progettisti e le Direzioni Lavori, circa le reali caratteristiche prestazionali di questi materiali, cercando di limitare l’utilizzo delle risorse minerali naturali. Infine sono state delineate, a livello regionale, anche le criticità legate al recupero dei rifiuti da C&D, in particolare:

  • l’assenza di un mercato solido di aggregati riciclati a causa della carenza di domanda;
  • la scarsa informazione da parte degli operatori del settore circa le reali caratteristiche dei materiali ottenuti dalle operazioni di recupero;
  • la bassa competitività del costo degli aggregati riciclati rispetto a quelli naturali;
  • la poca qualità dei rifiuti ottenuti dalle operazioni di demolizione se non derivanti da demolizione selettiva.

I rifiuti da C&D quindi rappresentano un flusso di rifiuti prioritario su cui intervenire per attuare i principi di economia circolare e le imprese di costruzione sono chiamate a svolgere un ruolo determinante per il raggiungimento degli obiettivi al 2020 dettati dell’Unione Europea.  

Redazione, Assimpredil Ance

Aprile 2018


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Autore: Redazione

TAGS: demolizione, edilizia sostenibile, green economy, rifiuti, rigenerazione urbana

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