Opere pubbliche

Parliamo ancora di sicurezza

Moneta unica 2018 numero 12

La sicurezza dei lavoratori è materia di elevata rilevanza sociale, che trova...

Parliamo ancora di sicurezza

La sicurezza dei lavoratori è materia di elevata rilevanza sociale, che trova fondamento nella Costituzione e nel diritto comunitario e ha la sua base normativa nel T.U. sicurezza (DLgs 81/2008).

Il tema è stato, però, oggetto anche di numerosi Protocolli, sottoscritti fra gli altri anche da Assimpredil, per riaffermare in linea di principio l’importanza del tema e, soprattutto, per promuovere un effettivo processo virtuoso fra committenti, appaltatori, tecnici, lavoratori, volto a creare ambienti di lavoro efficacemente protetti da rischi.

La sicurezza è stata l’oggetto della cover story dello scorso numero di Dedalo e, tra tutte, mi hanno colpito le parole del dr. Giordano che, in tema di costi della sicurezza, ha evidenziato come spendere per cantieri sicuri è un ottimo investimento.

Ma proprio mentre usciva Dedalo, il Comune di Milano ha provveduto a pubblicare due bandi: il numero 45/2018 e il numero 39/2018. L’appalto n. 45, in particolare, nonostante sia presente un piano di sicurezza e coordinamento, non individua alcun costo della sicurezza, mentre l’appalto n. 39 evidenzia costi per un importo assolutamente irrilevante rispetto all’importo complessivo dei lavori.

I bandi citatati non rappresentano, tuttavia, un caso isolato; al contrario, insieme a molti altri pubblicati dall’Amministrazione milanese, sono frutto di un orientamento interpretativo che pone in secondo piano l’intento del legislatore.

La normativa nazionale, infatti, conosce ormai dal 2003 la regola secondo cui, a garanzia della sicurezza e della salute dei lavoratori impegnati nei cantieri, il costo delle misure di sicurezza, degli apprestamenti, dei dispositivi di protezione collettiva ed individuale, previsti nei piani, deve essere determinato nel dettaglio, è sottratto alla competizione del mercato e va riconosciuto integralmente agli appaltatori, mediante esclusione dal ribasso d’asta.

Nella documentazione di gara degli appalti citati è presente la valutazione dei rischi connessa all’appalto, essendo previsti ad esempio degli apprestamenti, degli impianti di cantiere, delle opere provvisionali e delle misure di coordinamento per le interferenze; quello che manca è l’indicazione di precisi costi specifici derivanti dagli obblighi di sicurezza, i quali vengono lasciati alla determinazione e valutazione dei concorrenti sulla base della loro specifica organizzazione e attività.

Considerare le incombenze in tema di sicurezza dei lavoratori come mero onere a carico dell’azienda significa frustrare le norme del TU (allegato XV in particolare) secondo le quali, come ho detto, il costo delle misure non solo deve essere dettagliatamente indicato, ma non è negoziabile e non può rappresentare un elemento di competizione fra le imprese, giocata sugli sconti.

L’Amministrazione milanese sembra inoltre abdicare al principio - sempre contenuto nel TU - della centralità del ruolo del committente che, in qualità di soggetto nell’interesse del quale l’opera edile viene realizzata, è tenuto a considerare le ricadute sulla salute e sicurezza dei soggetti presenti in cantiere, al momento delle scelte tecniche e nella fase di esecuzione.

Pertanto, suscita perplessità l’affermazione della Stazione appaltante milanese secondo cui alla mancata individuazione dei costi per la sicurezza da parte del committente supplisce la determinazione fatta dall’appaltatore con lo scorporo di detti costi dall’importo delle singole lavorazioni. Assimpredil e le Organizzazioni Sindacali di categoria, in qualità di sottoscrittori del “Protocollo d’intesa per la regolarità e sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni”, firmato con la Prefettura e il Comune di Milano il 22 febbraio 2012, hanno segnalato congiuntamente al Prefetto i bandi citati perché possano essere riaffermati lo spirito del Protocollo e un’interpretazione delle norme non dettate da considerazioni di carattere economico, ma dall’obiettivo della effettiva tutela delle condizioni di salute e sicurezza dei nostri cantieri.  

 

Giorgio Mainini, Vice Presidente Opere Pubbliche , Assimpredil Ance

Giugno 2018


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Autore: Giorgio Mainini

TAGS: ANCE, Appalto, Assimpredil Ance, codice appalti, Comune di Milano, lavori pubblici, Sicurezza, subappalto

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