Territorio

Nuovi canali di finanziamento?

Costruire per cambiare 2019 numero 18

Facciamo chiarezza 

Nuovi canali di finanziamento?

Quello immobiliare è stato per lungo tempo un settore caratterizzato da standard operativi estremamente tradizionali e, fino a poco tempo fa, poco coinvolto da fenomeni quali innovazione e digitalizzazione.

Negli ultimi anni invece l’intera filiera è interessata da grandi opportunità che le nuove tecnologie hanno portato e che noi operatori dobbiamo assolutamente cogliere per continuare a valorizzare le nostre attività e competere sul mercato.

È ormai noto che la velocità e la reattività sono diventati elementi imprescindibili anche nel nostro settore e che spesso le modalità tradizionali non rispondono pienamente a queste necessità, soprattutto quando si parla di canali di finanziamento. Attualmente il credit crunch messo in atto dalle banche ha reso sempre più lungo e complesso il coinvolgimento degli istituti di credito nelle operazioni immobiliari e ha quindi indotto la necessità di ripensare alle nostre modalità di finanziamento.

 Su questo fronte la tecnologia offre una nuova opportunità grazie al cosiddetto il crowdfunding, ovvero la raccolta di capitali online tramite piattaforme digitali specializzate.

Dallo scorso anno, infatti, l’adeguamento della normativa prevede la possibilità di finanziare le operazioni immobiliari tramite questo strumento completamente digitale e caratterizzato da un enorme bacino di potenziali investitori che offre la possibilità di ottenere capitali in brevissimo tempo e in modo flessibile; in pochi anni le piattaforme specializzate hanno raccolto più di 7 miliardi di euro negli Stati Uniti e più di 2 miliardi di euro in Europa con un trend fortemente positivo. In Italia, dove la normativa permette questa attività solo dal 2018, si sta osservando la nascita di diverse piattaforme e una crescita importante dei capitali raccolti e del numero di investitori coinvolti.

Trattandosi di una tipologia di finanziamento emergente e caratterizzata da grande trasparenza, per tutelarsi è necessario orientarsi verso il partner corretto che necessariamente risponda ai requisiti normativi in maniera rigorosa, effettui una selezione seria degli operatori e delle operazioni, anche tramite soggetti indipendenti, e offra la possibilità di avere un unico interlocutore professionale. Ben venga dunque il crowdfunding, ma solo attraverso soggetti qualificati che rispondano ai suddetti requisiti.   

Carlo Rusconi, Vice Presidente Edilizia e Territorio, Assimpredil Ance

Dicembre 2019


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Autore: Carlo Rusconi

TAGS: crowfunding, finanziamento, immobiliare, real estate

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