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Modello di contratto collaborativo: un nuovo, importante progetto di Assimpredil Ance

Sicurezza è il futuro 2018 numero 11

Un nuovo modo di concepire il contratto: non più strumento...

Modello di contratto collaborativo: un nuovo, importante progetto di Assimpredil Ance

Un nuovo modo di concepire il contratto: non più strumento per dirimere controversie o per superare la conflittualità fra le parti, ma veicolo per attuare una reale collaborazione, l’efficienza delle performance e il perseguimento coordinato di finalità condivise, con vantaggi anche economici per i soggetti coinvolti. Un’utopia ? No. Il mondo anglosassone ha già sperimentato ed empiricamente testato un modello di accordo collaborativo, ( il FAC-1) ideato e redatto dal prof. David Mosey, Direttore del Centre of Construction Law del King’s College di Londra. Il FAC-1 è l’architrave che regge le collaborazioni trasversali tra i protagonisti di un’opera : committente, progettista, impresa, direzione dei lavori, coordinatori della sicurezza, subappaltatori e filiera di fornitura, e ne disciplina ruoli e responsabilità.
Viene, infatti, regolata l’attività di collaborazione parallela, ma intrinsecamente collegata alla realizzazione dell’opera, finalizzata a generare un valore aggiunto in termini di riduzione di tempo, risparmio di spesa, efficientamento nell’organizzazione del cantiere, utilizzo del Bim.
La scommessa è che l’ interazione positiva tra i diversi attori e la messa in relazione delle diverse fasi di realizzazione di un’opera generino maggiori garanzie di risultato, governando in maniera virtuosa commesse che richiedono contributi di diverse personalità, che cooperano positivamente per prevenire e ridurre le criticità. L’obiettivo è anche quello di risolvere le discrasie tra la fase di progettazione e quella esecutiva con riduzione delle varianti e del contenzioso. È evidente che, in questo contesto, il FAC-1 può rappresentare un supporto giuridico solido per l’utilizzo del BIM perché può attuare la regolamentazione sia delle interazioni tra i diversi componenti del team di progettazione, sia tra le diverse fasi di realizzazione di un’opera.

Assimpredil ha avviato un progetto, teso ad elaborare un contratto multilaterale puramente italiano, più snello di quello inglese e più in grado di intercettare le esigenze specifiche di collaborazione proprie degli operatori nazionali. Le imprese e i professionisti attivi nel campo delle costruzioni in Italia subiscono gli effetti negativi di una crisi economica e sistematica di settore che incide sulle modalità organizzative e operative delle imprese e che contribuisce ad alimentare la contrapposizione fra i professionisti coinvolti nella realizzazione di un’opera e fra questi e la committenza.

L’obiettivo è quello della collaborazione come risposta alla crisi.
Anche la diffusione di metodologie di lavoro innovative quali il BIM, previsto ormai nel prossimo futuro come obbligatorio, impone di ripensare le dinamiche interazionali fra progettisti, imprese e committenti, individuando le responsabilità di tutti i soggetti abilitati a visualizzare e modificare il modello digitale.

Il progetto ha il supporto scientifico del Centro Interuniversitario di Diritto e Management delle costruzioni (CCLM ), con una composizione interdisciplinare, giuridica e tecnica, riunendo l’Università degli Studi di Milano, il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Brescia, ed è alimentato dall’attività di ricercatori di reputazione internazionale.

Per la redazione del modello di contratto collaborativo è stato istituito un Tavolo di Lavoro che coinvolge soggetti qualificati, in grado di rappresentare le istanze di categorie di operatori operanti nel settore delle costruzioni e potenzialmente interessati all’applicazione del modello contrattuale.

Nel Regno Unito il contratto tipo in parola è stato utilizzato sia nel privato che nel pubblico. Il progetto di Assimpredil prevede di sviluppare, per ora, un contratto standard per il settore privato, più flessibile e aperto rispetto all’appalto pubblico. È un progetto ambizioso; i lavori sono iniziati e procedono con l’intento di presentare i risultati prima dell’estate.   

Roberto Mangiavacchi, Vice Presidente Centro Studi , Assimpredil Ance

Aprile 2018


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Autore: Roberto Mangiavacchi

TAGS: centro studi, contratto, contratto collaborativo

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