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Le colonie della Cassa Edile al servizio dell'emergenza Covid-19

L'edilizia che verrà 2020 numero 20

La Cassa Edile in prima linea

Le colonie della Cassa Edile al servizio dell'emergenza Covid-19

Pochi mesi dopo la conclusione delle celebrazioni del 100° anniversario della Cassa Edile, si è sca­gliata, con forza repentina e deflagrante, l’emer­genza sanitaria del Coronavirus che ha colpito Milano e la Lombardia più di altri territori italiani, al pari, dicono in molti, di un evento bellico.

Da subito, con senso di responsabilità e compren­dendo che tutti erano chiamati a fare la loro parte per traghettare il momento, la Presidenza dell’Ente ha guardato a nuove e del tutto inedite forme di lavoro da remoto, senza per questo far venir meno l’importante supporto dato alle imprese e ai lavoratori iscritti alla Cassa, progetto non facile considerato il numero de­gli utenti (quasi 27.000 lavoratori edili e oltre 5.000 imprese su media mensile). Risolti i problemi operativi, la Presidenza, insieme alle Parti Sociali costituenti, si è concentrata su cosa si poteva mettere in campo per sostenere le Istituzioni in questa dura battaglia contro la pandemia da Covid-19. Le tante iniziative messe in atto negli anni sono state da monito in questi difficili giorni, considerata la storia dell’Ente, fatta di welfare e di sostegno alla crescita di intere generazioni.

Anzitutto, è stata fatta un’importante donazione a fa­vore del sistema sanitario. Inoltre, partendo dalla rifles­sione sull’eredità storica della Cassa Edile, è nata l’idea di mettere a disposizione delle Istituzioni le residenze estive di proprietà (a Maggio di Cremeno (LC) e a Pi­narella di Cervia (RA)). Si tratta di oltre 400 posti letto immediatamente utilizzabili. Nella lettera indirizzata ai Governatori di Lombardia ed Emilia Romagna si coglie a pieno il pensiero e le finalità perseguite dalla Cassa Edile: “La nostra storia bilaterale cambia ed evolve per vivere a pieno i bisogni dell’oggi”.

 

Ovviamente anche la nostra categoria è stata mes­sa al centro delle nostre iniziative. Pur consapevoli che non si trattava di questioni da giocare sul tavolo territo­riale, sono state sollecitate scelte di sostegno al reddito di imprese e lavoratori. In particolare, lo slittamento dei pagamenti delle dichiarazioni mensili di manodopera occupata dei periodi di febbraio e marzo al 31 maggio 2020 rappresenta senz’altro un aiuto, seppur minimo, in attesa che la situazione si sblocchi e che i cantieri possano tornare ad essere attivi.

In conclusione, consci della straordinarietà della si­tuazione, si è tentato di mettere in campo misure stra­ordinarie nella speranza che l’emergenza possa essere superata e i cantieri riaperti nelle massime condizioni di sicurezza per chi vi opera. In questo momento così complesso, abbiamo fortemente voluto che la generosi­tà del nostro Ente non fosse rivolta solo alla categoria degli edili, ma a tutta la comunità.

Ci auguriamo che il nostro sostegno e il nostro contri­buto possano essere di aiuto per superare questa diffi­cile situazione.

 

Gabriele Bisio, Presidente Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza

Aprile 2020


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Autore: Gabriele Bisio

TAGS: coronavirus, costruzioni, covid-19, Economia, edilizia, pandemia

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