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La cultura ci salverà

RecuperaMI 2013 numero 35

Milano nei cantieri dell’arte è un ambizioso programma della durata di sette anni dove finalmente...

La cultura ci salverà

Milano nei cantieri dell’arte è un ambizioso programma della durata di sette anni dove finalmente anche Milano insieme alle provincie di Monza e Lodi, il nostro territorio as­sociativo, ha deciso di fare conoscere le proprie qualità non solo come città d’arte, ma anche come bacino di culture e competenze tecniche sempre in evoluzione e rinnovamento del­le proprie imprese; eccellenze palesate in importanti opere di restauro eseguite negli ultimi anni su edifici di grande prestigio.

La cultura delle nostre imprese, la loro eccezionale professionalità e competenza si svela nella cura delle memorie architettoniche delle nostre città operata con il restauro; quale migliore biglietto da visita per tutti coloro che attraverseranno i nostri luoghi anche in vista di Expo 2015? La collaborazione tra Assimpredil Ance, Camera di Commercio di Milano, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano e Arcidiocesi di Mila­no ha fornito gli spunti per ricollegare in percorsi temporali e tematici il patrimonio storico di queste nostre città secondo una successione di eventi biennali, a partire dal 2009; durante l’anno la manifestazione coincide ad aprile, con l’ambito della Settimana della Cultura, a settembre, con le Giornate Europee del Patrimonio.

Gli anni dal 2009 e 2010 sono stati dedicati al restauro delle architetture del ‘400 e del ‘500, tra il 2011 e 2012 delle architetture del ‘600 e del ‘700; tra il 2013 e 2014 ci occuperemo delle architetture dell ‘800 e del ‘900. Nel 2015, durante i mesi dell’Expo, sono stati istruiti percorsi turistico – culturali delle architetture articolati storicamen­te per riscoprire Milano città d’arte con eventi e incontri utili a promuovere le eccellenze delle imprese milanesi del settore del restauro. La città di Milano è stata assunta come baricentro per la descrizione dei percorsi fino nelle provincie e raccontata nella suddivisione delle zone legate al radiocentrismo storico; dal centro le sette porte la dividono in altrettanti spicchi ovvero i quar­tieri di Porta Ticinese, Porta Vercellina, Porta Comasina, Porta Nuova, Porta Orientale, Porta Romana. In questo racconto radiocentrico il naviglio, i suoi rami, le sue sponde, rivestono il ruo­lo di tracciati narranti, luoghi che raccolgono attorno a se episodi architettonici degni dell’at­tenzione dello storico come del restauratore.

Milano nei cantieri dell’arte è perciò certamente oltre ad una serie di appuntamenti di apprendimento, una mappa della memoria della nostra città, un insieme di percorsi della conoscenza ma anche una mappa dei saperi; le arti e mestieri legati all’edilizia si svelano negli edifici a partire da quelli del 400 fino a quelli del 900 prima nelle tecniche costruttive e poi nei raffinati interventi di restauro che si sono susseguiti. Per i promotori il racconto di queste conoscenze rappresenta il racconto dell’orgoglio per le proprie competenze. Rappresenta l’adesione virtuosa ed incondizionata all’art. 9 della nostra costituzio­ne laddove si afferma che “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scien­tifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Le nostre imprese che sviluppano opere di restauro investono nel vero brand del nostro paese: la cultura e il nostro inestimabile patrimonio artistico e paesaggistico per cui l’Italia è nota in tutto il mondo e che le competenze delle imprese valorizzano.

Puntare su queste imprese, in questo territorio, significa operare una scelta per un investimento saggio dove la cultura insieme all’innovazione del sapere diventa motore di sviluppo in maniera solida e concreta. Ecco perchè Milano nei can­tieri dell’arte è un filo rosso che lega tante testimonianze che non si interromperanno mai e che la nostra cultura, con l’azione e le competenze delle nostre imprese, continuerà a fare crescere con orgoglio contribuendo ad attrarre capitali e risorse di lungimiranti committenti pubblici e privati che hanno già permesso tanto in questo campo per una migliore qualità della vita. 


Cecilia Bolognesi, Direttore Dedalo

 


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Autore: Cecilia Bolognesi

TAGS: Cultura, Imprese, Innovazione

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