I commenti

In cantiere per costruire il futuro

RecuperaMI 2013 numero 35

Il “Carlo BAZZI”, Istituto Tecnico Industriale per Periti Edili fondato in Milano nel 1872...

In cantiere per costruire il futuro

Il “Carlo BAZZI”, Istituto Tecnico Industriale per Periti Edili fondato in Milano nel 1872 come scuola dei Capimastri milanesi, costituisce una realtà forse unica nel panorama della formazione tecnica in Italia, gestita com’è da una pluralità di attori pubblici e privati e con il coinvolgimento diretto di imprenditori e sindacati. La sede della scuola racchiude un angolo di storia di Milano, è infatti ubicata tra le vie Torino e Meravigli a pochi passi dalla Basilica di Sant’Ambrogio, in Via Cappuccio 2, ed è ospitata dal Comune di Milano nei locali di uno splendido edificio di alcuni secoli fa dove trovano spazio aule e laboratori già dal 1935. La scuola è intitolata al capitano Carlo Bazzi, ex allievo e medaglia d’oro al valor militare, caduto su Carso, durante la Grande Guerra nel tentativo di salvare i suoi soldati.

Oggi il Carlo Bazzi è una scuola paritaria gestita da un Ente Morale senza fini di lucro che presenta una governance originalissima, esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. Infatti il Consiglio di Amministrazione è composto dai rappresentanti di ASSIMPREDIL ANCE Associazione delle imprese edili e complementari delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza (che esprime il presidente), dei sindacati confederali di categoria (che esprimono il vicepresidente), del Comune di Milano, della Provincia di Milano, della Camera di Commercio di Milano e del Collegio dei Periti Industriali (che comprendono anche i Periti Edili) e dell’ESEM (la scuola Edile milanese, diretta conseguenza dei patti bilaterali, che eroga, per conto della Cassa Edile, una percentuale dei contributi di imprenditori e lavoratori edili per finanziare la scuola).

Il Perito Edile, diplomato della nostra scuola, è in grado di coordinare e gestire la complessa attività di un cantiere edile; è in grado di continuare gli studi presso qualsiasi facoltà universitaria (anche se, ovviamente, con preferenza per quelle tecniche e per il Politecnico in particolare) o presso i nascenti Istituti Tecnici Superiori (per una formazione professionale post diploma di tipo non accademico); è in grado di lavorare negli uffici o negli studi tecnici che ruotano intorno al mondo dell’edilizia e non solo; ma soprattutto acquisisce una visione della città e dell’ambiente urbano compatibili con un futuro sostenibile, un futuro che parte proprio dagli edifici, vecchi e nuovi, e dalle infrastrutture urbane, sociali e solidali. Il tutto declinato all’acquisizione di una mentalità e di un atteggiamento funzionali a garantire sicurezza per sé e per gli altri di cui si è responsabili.

Tale risultato si ottiene ricercando sempre, nel percorso formativo, quell'equilibrio tra sapere e saper fare con la specificità dell'attività di cantiere che si svolge per tutti i cinque anni di corso e rappresenta quell'apprendimento del fare che tanto è auspicato nell'alternanza scuola lavoro. Alternanza che diventa di fatto l'essenza del nostro impianto didattico memori di quanto Leonardo da Vinci sosteneva:

"Quelli che s'innamorano di pratica senza scienza, son come il nocchiere ch'entra in un naviglio senza timone o bussola, che mai ha la certezza dove si vada. Sempre la pratica deve essere edificata sopra buona teorica”.

La materia “Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro” costituisce, anche se non in modo esclusivo ed esaustivo, il nostro saper fare, è il "contenitore" nel quale le discipline tecniche trovano la loro applicazione pratica e in cui viene dato grande rilievo alla sicurezza letta non come una serie di leggi e norme da far rispettare ma come una "filosofia" che permea tutte le attività del cantiere edile.

Formare un "tecnico di cantiere" per il "Bazzi" (è così che è conosciuto e chiamato l'Istituto) significa dare tutta la serie di conoscenze necessarie per la conduzione e la gestione tecnico-burocratica dell'opera edilizia ma non solo.

La formazione comporta, principalmente, la creazione d’una coscienza della sicurezza e della prevenzione dagli infortuni da trasmettere a tecnici e maestranze al fine di salvaguardarne l'integrità fisica  rendendo in tal modo più sereno e produttivo il lavoro.

Il corpo dei docenti di materie tecniche dell'Istituto è formato da liberi professionisti, ingegneri, architetti, con importanti studi professionali, che operano come progettisti, direttori dei lavori e responsabili della sicurezza, in continuo contatto con il mondo produttivo dell'edilizia e che hanno in comune la passione ed il piacere di trasmettere le loro conoscenze (costantemente aggiornate e al passo con gli sviluppi tecnologici) agli studenti.

Al "Bazzi" s’impara che la sicurezza nei cantieri può nascere solo dalla costante e incessante opera di convincimento presso i lavoratori e i datori di lavoro e che la prevenzione non deve essere né sporadica né tantomeno coercitiva ma deve diventare una filosofia applicata al proprio lavoro.

Il percorso del binomio cantiere-sicurezza al "Bazzi" inizia da subito, dalla prima lezione pratica di "cantiere" durante la quale l'allievo viene dotato dei primi dispositivi per la sicurezza personale, scarpe antinfortunistica, casco, guanti ecc., e impara a usarli facendoli diventare col tempo un'appendice naturale.

E' proprio durante le ore di studio lavoro svolte nei cantieri cittadini – peculiarità unica del perito edile – che gli studenti possono applicare tutte quelle nozioni teoriche che sono state impartite loro durante le lezioni.

Queste si svolgono in Aule multimediali, con l’uso personale di tablet-pc, con momenti di pratica della lingua inglese per alcune discipline, con l’uso di autocad e di archicad, con incontri con esperti ed ex allievi e si svolgono anche fuori dalle aule durante i viaggi d’istruzione finalizzati all’arricchimento culturale. Le esemplificazioni potrebbero continuare ma sono forse sufficienti a fornire un quadro approfondito dello scenario in cui si svolge la vita scolastica.

Credere nell'edilizia come motore di crescita, nel rispetto di uno sviluppo sostenibile dell'ambiente e di ogni forma di sicurezza è il messaggio positivo che da sempre cerchiamo di veicolare, a maggior ragione nei periodi di crisi, convinti come siamo che dalla crisi si esce anche con forti investimenti in cultura e formazione professionale.

Una rete fitta di relazioni con il mondo del lavoro e con tutti i partner presenti in Consiglio, una convenzione con il Politecnico di Milano, attiva da anni, sui temi della ricerca nella green economy, del restauro architettonico e del recupero edilizio, un’attenzione sempre puntuale alle nuove tecnologie della formazione e della professione e una sorta di fidelizzazione da parte di chi è stato nostro allievo: sono queste le ragioni principali della scelta, da parte delle famiglie e degli studenti di terza media, della nostra scuola e della sua offerta formativa. Ma ci sono anche altri motivi non trascurabili:

  • per i costi delle rette, assai contenuti
  • per la disponibilità e preparazione di qualificati docenti operanti nell'attività professionale;
  • per la possibilità – successivamente al tirocinio biennale di legge - di intraprendere attività professionali autonome nel campo della progettazione edile e della consulenza antinfortunistica;
  • ma anche per la possibilità di proseguire gli studi in qualunque facoltà con particolare riguardo per quelle di ingegneria e architettura;
  • ed infine, ma certo non ultimo, per il canale privilegiato d’inserimento in un’attività lavorativa considerata la rete di relazioni con il mondo del lavoro.

E, tra non molto, si aprirà anche la partita degli Istituti Tecnici Superiori, una nuova realtà formativa post diploma, altamente professionalizzante, di tipo non accademico: partita alla quale il “Bazzi” vorrà partecipare per ampliare l’offerta formativa; partita che racconteremo un’altra volta.

Partecipare e impegnarsi sempre in prima linea con la consapevolezza che “il futuro all’inizio è sempre un cantiere”: questo è lo “stle Bazzi”, così come recita lo slogan, appena riportato, scelto dalla scuola per festeggiare i suoi primi 140 anni di vita.

Salvatore Forte - Preside ITI Carlo Bazzi

 


Ti è piaciuto l'articolo?
Autore: Salvatore Forte

TAGS: Cultura

© 2024 - Assimpredil Ance - Credits - Privacy