Le analisi

Ecclesiae semper reformanda

RecuperaMI 2013 numero 35

Questa celebre frase ben si applica anche alla esteriorizzazione dell’unica attività che deve....

Ecclesiae semper reformanda

“Ecclesiae semper reformanda”. Questa celebre frase ben si applica anche alla esteriorizzazione dell’unica attività che deve interessare alla Comunità dei Fedeli, cioè alla Chiesa, che è l’azione del Culto a Dio. Ogni epoca ha avuto la sua propria dimensione culturale e con essa estetica e così segnata dalle espressioni dell’arte.

La nostra cultura storica spesso porta ad assolutizzare delle forme che, nella corretta valutazione, devono essere transeunti. Non tutto, solo perché ricade temporalmente nella legge di protezione dei Beni Culturali, è documento di una memoria. Memoria è ciò che identifica un’appartenenza. Certo senza memoria non si ha la capacità di tessere relazioni. Ma, al contrario, assolutizzare i ricordi sopprime la possibiltà che la vita prosegua nel suo percorso. L’iniziativa che da anni Assimpredil-Ance sta conducendo con meritoria passione, ha visto il Vicariato alla Cultura da subito pronto alla collaborazione. La memoria per essere capace di generare ha bisogno di essere sapiente, di conoscere e non per sentito dire. Nella conoscenza, siamo in grado di distinguere ciò che è radice dell’azione e ciò che è, al contrario, foglia o fiore di una stagione. Se la Chiesa deve essere sempre disponibile a cambiarsi – così ho esordito – deve essere nel solco della Tradizione. Il patrimonio che la Storia ci ha lasciato da custodire è vivo solo se chi lo frequenta può riconoscerne la validità. La modalità di conoscenza a cui oggi siamo arrivati, purtroppo, ci lascia alla superficie. Troppa diffusa ‘sapienza’ è frutto di enciclopedie non verificate o di ‘bigini’, come si diceva una volta. La fatica fruttosa di questi anni di incontri e presentazioni ha, al contrario, fissato e resa disponibile una tipicità delle Imprese edili e dei Tecnici, siano progettisti che restauratori, che ha da sempre caratterizzato l’operosità del fare. Uno strumento come l’iniziativa Milano nei Cantieri dell’Arte è perciò strumento importante perché un sapere possa essere presentato a messo a disposizione per una crescita nella qualità degli interventi che significano, poi nel concreto, un migliorare la capacità di economizzare le risorse sempre, oggi, meno disponibili.

Mons. Luca Bressan - Vicario Episcopale alla Cultura, Curia di Milano


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Autore: Mons. Luca Bressan

TAGS: Cultura

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