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Decreto Rilancio e Superbonus occasione per una vera ripartenza

Che cosa merita Milano 2020 numero 22

Sinergie tra imprese e finanza

Decreto Rilancio e Superbonus occasione per una vera ripartenza

Tra i vari provvedimenti messi in campo negli ultimi mesi con l’obiettivo di contrastare gli effetti negativi prodotti dal Covid-19 sull’economia del nostro Paese, quello più importante per il settore dell’edilizia è sicuramente il Decreto Rilancio nella parte in cui stabilisce l’innalzamento delle detrazioni dell’Ecobonus e del Sismabonus al 110%.

Intervento normativo che può certamente rappresentare una concreta occasione di rilancio per il nostro settore e per il nostro mercato, e che – elemento non secondario - consente di intervenire sulle nostre città con un potenziale economico senza precedenti per avviare un serio e fattibile progetto di riqualificazione urbana ed edilizia. 

In Italia, il mercato potenziale per le riqualificazioni riguarda, secondo recenti stime, circa 2 milioni di edifici (su un totale di 12 milioni), che sono in uno stato conservativo pessimo o mediocre.
Inoltre, gli edifici residenziali in classe energetica G sono circa il 75% dello stock complessivo, quindi circa il 75%: 7 milioni di edifici costruiti prima degli anni ’70, a cui vanno aggiunti tra i 2 e i 4 milioni di edifici realizzati successivamente. Positive, in questo contesto, oltre alla riqualificazione energetica sarebbero anche le ricadute in termini occupazionali, stimate per questo in ripresa negli ultimi mesi del 2020 e in netto aumento nel 2021. 

Non a caso, quindi, il superbonus è il tema del momento. E non a caso l’Associazione registra un interesse senza pari verso questo provvedimento; un interesse generalizzato, trasversale da parte di più categorie di soggetti a vario titolo interessati: imprenditori, esco, professionisti, società di consulenza, mondo della finanza e, in primis, i potenziali beneficiari, siano essi possessori di villette o condomini. 

Il merito del Decreto Rilancio è stato di andare oltre rispetto ai provvedimenti degli altri anni: oltre all’innalzamento della misura del bonus, infatti, ha rimosso uno degli ostacoli che l’Amministrazione finanziaria aveva posto alla libera circolazione dei crediti, riconoscendo la loro cedibilità in senso ampio, anche a soggetti terzi e agli istituti di credito finora esclusi da questo ambito.  In sostanza, oggi per realizzare un intervento di riqualificazione energetica o sismica di un edificio è necessario prima di tutto montare un’articolata operazione di carattere economico-finanziario; non si parla più, quindi, solo di progettazione, capitolati, esecuzione dei lavori, ma anche di finanziamenti e, in particolare, di cessione del credito fiscale. 

Ecco allora che accanto alle imprese, che da sempre sono attive nella riqualificazione edile ed impiantistica degli edifici, si sono affacciati sul mercato nuovi operatori, tra cui i più prestigiosi Istituti di credito, che possono contribuire con le loro capacità finanziarie allo sviluppo di un mercato per loro nuovo ed in grande crescita, agevolando la trasformazione in liquidità del credito a prezzi di mercato, accelerando nel contempo la diffusione dell’utilizzo degli incentivi . 

Lo scorso 27 luglio ANCE ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo un importante accordo con la finalità più generale di sostenere il rilancio del settore edile, che si articola anche in azioni riguardanti l’investimento in beni strumentali e l’economia circolare, ma il cui punto centrale riguarda le iniziative di supporto agli interventi “Eco- sisma bonus”. 

Nella stessa direzione, e anche a livello locale, il nostro sistema associativo si sta muovendo con altri Istituti bancari per offrire agli operatori, e quindi al mercato, efficaci opportunità di lavoro in un momento ancora così complicato per la nostra economia.

 

Edoardo De Albertis, Vice Presidente al Centro Studi, Assimpredil Ance

Ottobre 2020


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Autore: Edaordo De Albertis

TAGS: centro studi, Covid, covid-19, Decreto rilancio, immobiliare, real estate, superbonus

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