Le analisi

A favore delle PMI

Le banche, noi 2015 numero 41

Parlare delle politiche della Camera di Commercio di Milano per il finanziamento delle PMI significa abbracciare un sistema di iniziative e di progetti...

A favore delle PMI

Parlare delle politiche della Camera di Commercio di Milano per il finanziamento delle PMI significa abbracciare un sistema di iniziative e di progetti in continua crescita e soprattutto in continua evoluzione, in parallelo con la sempre maggiore complessità delle sfide e degli stimoli che provengono dall’economia. I dati macroeconomici evidenziano i primi segnali di ripresa; infatti, dal Bollettino Economico di gennaio pubblicato da Banca d’Italia il clima di fiducia delle imprese si è attestato al 91,6 in gennaio (dal 87,6 del mese precedente). Inoltre, la contrazione dei prestiti bancari alle imprese mostra un graduale allentamento (-2,4 per cento rispetto a dicembre), con gli spread bancari in graduale diminuzione (il tasso d’interesse sui prestiti fino ad un milione di euro si è attestato in novembre al 3,38, contro il 3,54 del mese precedente).

I risultati relativi alle imprese di costruzioni meritano particolare attenzione; infatti, l’alternanza dei segnali congiunturali ha caratterizzato anche questo settore. Le stime di Prometeia per il 2015 evidenziano una fase di debole ripresa, caratterizzata da un aumento del numero di compravendite di immobili nel terzo trimestre 2014. Inoltre, secondo rilevazioni Istat, l’indice che misura la fiducia delle imprese di costruzioni si è attestato in gennaio a 77,3 dal precedente 73 di dicembre.

Nonostante i primi segnali di ripresa, sono ancora in essere alcune criticità che espongono le nostre piccole e medie imprese (che costituiscono circa il 95% del nostro tessuto imprenditoriale) ad alcune debolezze nei confronti dei competitors internazionali, in primis la bassa capitalizzazione.

Per favorire il rafforzamento della struttura finanziaria e lo sviluppo delle imprese la Camera di Commercio opera attraverso due direttive di intervento tra loro complementari: da un lato, supporta la patrimonializzazione aziendale; dall’altro, promuove l’accesso delle imprese al capitale di debito per finanziare gli investimenti e l’innovazione, attraverso una stretta collaborazione con tutti gli attori del mercato finanziario, in particolare il sistema dei Confidi e delle banche.

Inoltre, come noto le imprese italiane sono poco patrimonializzate: la quota di patrimonio ammonta al 41,3% del passivo, ossia oltre dieci punti inferiore a quella degli altri principali Paesi europei, ad esempio in Francia è pari a 56,5% e nel Regno Unito 55,5%. (Fonte: Relazione Annuale di Banca d’Italia, anno 2014). La scarsa patrimonializzazione costituisce, quindi, una delle principali criticità dell’accesso al credito bancario. A tal fine, la Camera di Commercio ha predisposto il bando AgevolaCredito, che eroga contributi in abbattimento tassi di interesse su finanziamenti bancari erogati a valere su particolari operazioni aziendali. Il bando si pone il duplice obiettivo di: ridurre il costo del finanziamento e facilitare l’accesso al credito bancario tramite convenzioni ad hoc e grazie alla garanzia dei confidi più performanti. In questa ottica il bando AgevolaCredito 2013 ha permesso l’erogazione di oltre 20 milioni di finanziamenti agevolati, con una leva pari a circa 16 volte i contributi erogati.

Un’altra debolezza delle imprese di piccole e medie dimensioni è la forte dipendenza dal canale bancario: infatti, la quota dei debiti bancari delle PMI italiane è pari al 66% circa, contro il 37% della Francia, il 30% degli Stati Uniti, il 28% del Regno Unito. Tale dipendenza, ha amplificato i problemi di rifinanziamento connessi con il deterioramento dei bilanci degli intermediari finanziari e la continua contrazione dell’offerta di finanziamento, seppur in lieve miglioramento. Per questa ragione è stato messo in atto lo strumento finanziario dei mini-bond come canale alternativo al credito bancario. I mini-bond sono prestiti obbligazionari di importo limitato emessi da imprese di piccola-media dimensione rivolti a investitori professionali che prevedono vantaggi civilistici e fiscali. Tra i benefici del ricorso all’emissione di mini-bond possiamo annoverare: un importante miglioramento nella gestione finanziaria delle imprese, legato ad una più elevata diversificazione del debito; un allungamento della durata media delle fonti di finanziamento, con conseguente maggiore coerenza tra la scadenza media dell’attivo patrimoniale e la durata media del passivo. Infine, notiamo un miglioramento degli indici patrimoniali e finanziari con conseguente migliore valutazione del merito creditizio aziendale da parte del sistema bancario.

In tema di mini-bond la Camera di Commercio si è fatta parte attiva nell’individuazione delle imprese potenziali emittenti dello strumento, tramite un’analisi del tessuto imprenditoriale milanese attraverso i dati di bilancio; inoltre, ha diffuso la conoscenza di questo innovativo strumento finanziario attraverso l’organizzazione di convegni ad hoc che hanno visto la partecipazione dei principali attori del mercato coinvolti nel processo di emissione. Infine ha favorito l’incontro tra domanda e offerta, attraverso incontri bilaterali tra investitori professionali e imprese potenziali emittenti di mini-bond. Altri strumenti attivati durante il periodo di forte stretta creditizia sono i Fondi di garanzia a valere su prestiti bancari concessi alle imprese che permettono di creare sinergie tra tutti gli attori del mercato, quali banche, Confidi e Enti di sviluppo territoriale. Il concetto alla base è la suddivisione del rischio di credito, che rende possibile arginare la chiusura dei rubinetti del credito da parte delle banche. A tal fine sono stati costituiti il Fondo FEI-Federfidi e il Fondo Confiducia. Il primo contro-garantisce i confidi che rilasciano una garanzia per finanziamenti destinati a esigenze di liquidità o alla realizzazione di nuovi investimenti soprattutto a vantaggio delle imprese di nuova costituzione. Le Camere di Commercio lombarde, insieme a Unioncamere Lombardia, hanno sostenuto il progetto stanziando 5 milioni di euro pari ad un terzo delle risorse complessive del fondo di garanzia. Attualmente, attraverso tale Fondo sono state concesse garanzie per un ammontare di oltre 200 milioni di euro (di cui circa 40 milioni nella provincia di Milano), a copertura di finanziamenti di ammontare complessivo di oltre 435 milioni di euro (di cui oltre 80 milioni nella provincia di Milano). Le garanzie concesse alle start up ammontano a oltre 16 milioni di euro a valere su finanziamenti pari a 27 milioni di euro (di cui oltre 5 milioni erogati alle imprese in provincia di Milano). Il fondo Confiducia, costituito nel 2009 ma ancora attivo, ha previsto l’erogazione di una co-garanzia e contro-garanzia nei confronti del sistema dei Confidi operanti sul territorio al fine di innalzare fino al 70% la garanzia prestata dai Confidi al sistema bancario.
Questo fondo di 51 milioni di euro ha avuto l’obiettivo di contrastare la stretta creditizia attivando a livello regionale finanziamenti per circa 1 miliardo di euro (270 milioni sulla provincia di Milano) concedendo garanzie a oltre 13.000 imprese lombarde.

In ultimo, la Camera di Commercio mette a disposizione ormai da tempo gli sportelli di consulenza gratuiti dedicati alle imprese che vogliano reperire valide informazioni sull’accesso al credito, sull’internazionalizzazione, sull’innovazione e per le start up. Tramite questi sportelli gli imprenditori hanno l’opportunità di essere assistiti da professionisti specializzati che forniscono gratuitamente adeguata consulenza.

Le Camere di Commercio sono chiamate, sempre di più, a svolgere un ruolo di guida, di stimolo e di aggregazione dei soggetti pubblici e privati che operano a fianco delle imprese. Gli esempi positivi esposti testimoniano come le Camere di Commercio e il sistema di intermediazione finanziaria possano lavorare insieme per costruire un clima di fiducia e affrontare con spirito di innovazione la sfida della competitività di sistema. Una sfida difficile proprio perché viviamo all’interno di un sistema in evoluzione. Il mercato globale impone ogni giorno una regola ferrea: stare al passo rapido della modernità. Rimane ancora molto da fare, da inventare e da sviluppare affinché le nostre piccole e medie imprese, ossatura principale del sistema Italia, possano far fronte alle competizioni che le vedranno impegnate nel corso dei prossimi anni, così da poter essere protagoniste sui mercati e nelle economie globali. Proprio in questi ambiti, le Camere di Commercio sono chiamate, sempre di più, a svolgere un ruolo di guida, di stimolo e di aggregazione dei soggetti pubblici e privati che operano a fianco delle imprese. E’ una sfida aperta e stimolante, è nostro il compito di renderla vincente.

 

Roberto Calugi, Dirigente Area competitività delle imprese Camera di Commercio Milano

 


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Autore: Roberto Calugi

TAGS: banche, confidi, finanziamenti, Imprese, mini-bond, pmi

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